Entra nella fase esecutiva il prestigioso progetto di cooperazione internazionale VIPER finanziato dalla NATO

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Il progetto VIPER (Learning a lesson: fighting SARS-CoV-2 Infection and get ready for other future PandEmic scenaRios) ammesso al finanziamento nell’ambito del Science for Peace & Security Programme (SPS) della NATO è entrato nella fase esecutiva. L’avvio del progetto è avvenuto il 30 giugno in occasione del kick off meeting che si è svolto con la partecipazione dei rappresentanti NATO in collegamento da Madrid (Dr. Eyup Turmus ed Dr Ettore Marchesoni).

Il gruppo di ricerca di UNIME, coordinato dalla Prof Anna Piperno, è costituito dai Proff. Maria Teresa Sciortino, Angela Scala e Nicola Micale e dal dottorando Roberto Oliva del Dipartimento ChiBioFarAm e si occuperà della formulazione dell’agente antivirale beneficiando della collaborazione esterna con il Dr Antonino Mazzaglia (ISMN-CNR) e con il Prof Antonio Rescifina (UniCt). 

VIPER è un progetto di cooperazione e di ricerca scientifica tra Italia e Svezia nel quale Università ed Enti di ricerca appartenenti ai due Paesi saranno impegnati nello sviluppo preclinico di una nuova molecola antivirale ad ampio spettro chiamata MEDS433 e sviluppata presso l’Università di Torino.  L'obiettivo principale del progetto è studiare la molecola MEDS433 nella fase preclinica per avanzarla negli studi clinici. Se VIPER avrà successo e MEDS433 si dimostrerà efficace negli studi in vivo su SARS-CoV-2 e altri virus respiratori, VIPER potrà offrire una nuova opzione terapeutica e/o un supporto ai vaccini per il trattamento delle infezioni virali, anche in caso di nuove pandemie, grazie al meccanismo d'azione ad ampio spettro di MEDS433.

 

L’attuale emergenza sanitaria dovuta alla diffusione mondiale del COVID-19 ha messo in luce la drammatica mancanza di efficacia del portfolio terapeutico attualmente disponibile per combattere le infezioni virali, sollevando serie preoccupazioni per la salute pubblica e per le implicazioni sull’economia mondiale e sulle conseguenti crisi umanitarie.  I Coronavirus possono essere considerati come armi biologiche dato il periodo di incubazione, la veloce trasmissibilità e la difficoltà di rilevamento; di conseguenza risulta indispensabile introdurre tutte le strategie necessarie per fronteggiare questo tipo di minaccia. 

Indipendentemente dall’origine dell’agente patogeno cioè evento naturale, causa accidentale o, nello scenario peggiore, attacco terroristico, la NATO attraverso il programma SPS finanzia le azioni volte ad implementare la preparazione dei nostri Paesi per rispondere a futuri scenari pandemici.  

VIPER network

Il network internazionale di ricercatori coinvolge i partners svedesi del Karolinska Institutet e dell’Università di Uppsala e le Università Italiane di Torino, Messina e Padova. Il progetto si avvale del supporto dell’Assessorato alla Salute della Regione Siciliana e della Drug Discovery and Clinic srl (DDC) che  hanno manifestato interesse come end-user fin dalle prime fasi  di stesura  del progetto.    

Università di Torino: Svolge il ruolo di coordinamento di tutte le attività. Si occuperà della sintesi di MEDS433 in scala multi-grammo con Purezza di Grado Farmaceutico. Si occuperà inoltre, dello studio in vitro di MEDS433 dopo sua formulazione presso l’Università di Messina e di Uppsala su un largo panel di virus.  

Università degli studi di Messina: Coordinerà la formulazione di MEDS433 per rendere la molecola adatta alla somministrazione orale e parenterale.  MEDS433 è una molecola insolubile in acqua e la sua formulazione con opportuni sistemi di rilascio risulta indispensabile per il futuro sviluppo clinico. 

Università di Uppsala (Svezia) collaborerà con il team dell’Università di Messina per la formulazione di MEDS433 sviluppando sistemi di rilascio per MEDS433 basati su carrier lipidici. Nell’ambito della collaborazione ospiterà presso i suoi laboratori un dottorando dell’Università di Messina per un periodo di sei mesi. 

Università di Padova: Valuterà la capacità delle formulazioni di MEDS433 sviluppate da UNIME/Uppsala di inibire la replicazione di SARS-CoV-2 attraverso studi in vitro.  

Karolinska (Svezia): Valuterà la capacità delle formulazioni di MEDS433 sviluppate presso UNIME/Uppsala di inibire la replicazione di SARS-CoV-2 attraverso studi in vivo su animali infetti. Lo studio dei formulati di MEDS433   su modelli animali risulta cruciale in quanto i risultati sono propedeutici per pianificare eventuali studi clinici di MEDS433 in fase I/II. 

Assessorato alla Salute della Regione Siciliana:  ha sostenuto l’idea progettuale fin dalle prime fasi di stesura e sosterrà le azioni di disseminazione e comunicazione del progetto in tutte le sue fasi. 

Drug Discovery and Clinic srl  (DDC) è uno Spin-Off dell'Università di Torino che  supporterà in termini di competenza e know-how il consorzio durante il progetto, contribuirà al trasferimento tecnologico e supporterà la campagna di raccolta fondi, necessaria per supportare gli studi PK in GMP (Good Manufacturing Practics). Questo passaggio consentirà di ottenere i certificati necessari per redigere una Investigational New Drug Application (IND) e per proporre gli studi clinici su MEDS433.

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