Concluso lo studio dell’accordo tra l'Università di Messina e la UIM, Federazione Mondiale della Motonautica, per la validazione del progetto della prima classe Powerboat a propulsione elettrica al mondo.
L'Università di Messina, con il team dei professori di ingegneria Filippo Cucinotta e Felice Sfravara hanno terminato lo studio previsto e si è giunti alla validazione degli aspetti legati alla verifica dei calcoli strutturali e dei termini di protocolli di intervento legati alla “sicurezza elettrica”, di queste avveniristiche barche. Le attività sono state condotte nell'ambito del accreditamento dei laboratori di Ingegneria come “UIM certified Test Laboratory” con il prof. Eugenio Guglielmino designato Head of Laboratory. Nel processo di studio ha preso parte lo Spin-off dell'Università di Messina KnoWow s.r.l. guidato dal CEO prof. Giacomo Risitano.
Si tratta di barche plananti, a propulsione interamente elettrica, dotate di foil di sostentamento, una tecnologia analoga a quella di Coppa America.
La barca si chiama “Racebird” ed è stata progetta e costruita da un pool internazionale di esperti provenienti da varie parti del mondo, inclusa l’Italia.
Nato dall'esperienza propulsiva di Formula e di McLaren, è ricca di know-how italiano, specie sotto gli aspetti strutturali e fluidodinamici.
Il campionato, UIM E1 World Championship (https://www.e1series.com) inizierà nel 2024, con la prima tappa sarà a Jeddah (Arabia Saudita) il 2 e 3 Febbraio e sarà in assoluto il primo campionato del mondo della motonautica a propulsione elettrica. Sono previste diverse tappe in tutto il mondo che, allo sport, affiancano lo scopo di sensibilizzare il mondo del motorsport nautico verso la sostenibilità ambientale, trainato da nuove tecnologie sempre più sicure ed a basso impatto.
La barca è un piccolo gioiello di ingegneria, interamente in carbonio, capace di volare sull'acqua e raggiungere 50 nodi di velocità.
Il team di Ingegneria dell'Università di Messina aggiunge così un altro step alla collaborazione, ormai decennale, con UIM, che ha visto nel 2020 la sottoscrizione di un protocollo d'intesa tra UniMe e UIM.