Il museo della Fauna dell’Università di Messina, in qualità di ente capofila, è tra gli organizzatori - con il patrocinio della Città metropolitana di Messina e dei Comuni di Mirto e di Misilmeri - l’evento dal titolo “Studi botanici e scientifici di Frate Francesco Cupani” che si svolgerà sabato 4 maggio, alle ore 10, nel Salone delle Capriate, già sede del Museo del Costume e della Moda siciliana, presso il Comune di Mirto
La figura di Francesco Cupani è centrale nello studio della Botanica nello specifico e di tutte le scienze naturali in generale; infatti, egli fu uno dei più illustri botanici siciliani del 17° secolo, nato a Mirto, e grande studioso della flora siciliana. La giornata studio nasce dall’esigenza di dare lustro e valorizzare il territorio della Città Metropolitana di Messina, al fine anche di promuovere la cultura del territorio e degli illustri figli dello stesso considerando anche che tra i relatori, interverranno giovani studenti del Liceo Classico “F. Maurolico” di Messina, originari di Mirto, che forniranno, anch’essi, un contributo sull’illustre concittadino. Illustri ospiti impreziosiranno i contenuti della giornata quali il Dott. Pietro Proietto, autore di diversi libri sulla figura dello scienziato e del Professore Prof. Francesco Maria Raimondo Direttore di PLANTA - Centro autonomo di Ricerca Documentazione e Formazione di Palermo. In tale occasione si farà conoscere il museo della memoria “La casa di Colapesce” di Salvatore Librizzi. L’evento, in questa occasione, potrà rinverdire un precedente Patto di amicizia stipulato nel 2015 con l’intento di rilanciare e valorizzare la figura del naturalista.
Il Patto di amicizia aveva permesso di stipulare un protocollo di intesa, legato alla valorizzazione della figura di Cupani, tra il Comune di Mirto, l’ESA, l’Ateneo di Palermo e il Gal Nebrodi Plus, e l’avvio di un apposito studio scientifico e storico su Cupani e le sue sperimentazioni da parte del Comune di Misilmeri.
Il Museo della Fauna di UniMe, con gli enti patrocinanti l’evento, si prefigge di riprendere fattivamente tale progettualità con idee e proposte nuove utili al territorio.