Mercoledì 15 maggio 2024, dalle ore 9.30, nell’aula magna del Rettorato avrà luogo un evento di presentazione alla comunità accademica degli organi di garanzia di Ateneo (in collaborazione con le rappresentanze studentesche in seno ai vari organi di Ateneo) seguito da un momento di approfondimento tematico sull’odiosa pratica del c.d. body shaming.
Dopo l’intervento introduttivo della Magnifica Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, seguiranno un breve video di presentazione degli organi di garanzia a cura dei rappresentanti degli studenti ed una breve illustrazione dei propri compiti da parte di tutti gli organi di garanzia coinvolti (Comitato Unico di Garanzia, Commissione di Garanzia, Consulente di Fiducia e Garante degli Studenti, dei Dottorandi e degli Specializzandi).
Nella seconda parte dell’incontro si aprirà, invece, una tavola rotonda dal titolo Riconoscere per combattere: l’odiosa pratica del body shaming, introdotta da un breve video di presentazione del fenomeno (sempre a cura dei rappresentanti degli studenti) e moderata dalla prof.ssa Vittoria Calabrò, Ordinaria di Storia delle istituzioni politiche nel Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche dell’Ateneo.
La tavola rotonda vedrà quindi la partecipazione di esperti della più varia competenza e professionalità, tutti accomunati dallo scopo di offrire all’uditorio una rappresentazione del fenomeno del body shaming da una prospettiva multidisciplinare e divulgativa. Al tavolo dei relatori si avvicenderanno, quindi, la dott.ssa Mariella Crisafulli, Consigliera di Parità della Città Metropolitana di Messina, il dott. Gabriele Piazza, Vice dirigente del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica – C.O.S.C. – Polizia Postale per la “Sicilia Orientale”, il prof. Stefano Agosta, Ordinario di Diritto costituzionale nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo, il dott. Vincenzo Baglieri, Psicologo e Criminologo clinico ed il prof. Francesco Pira, Associato di Sociologia dei processi culturali e comunicativi nel Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Ateneo.
All’esito dei lavori vi sarà, infine, spazio per un momento di dibattito e confronto con quanti desidereranno intervenire.
Per gli studenti universitari partecipanti è stato chiesto il riconoscimento di 0,25 CFU.