Si è concluso al Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne il corso di formazione per l'insegnamento di discipline non linguistiche in lingua inglese con metodologia CLIL (Content Language Intergrated Learning) per docenti della scuola secondaria di primo e secondo grado, in attuazione del D.D. 1511 del 23.06.2022.
Il corso, della durata di 500 ore (20 CFU), è stato attivato per la prima volta all’Università di Messina grazie al finanziamento ottenuto, su bando competitivo, dall’Ufficio Scolastico Regionale della Sicilia. L’attestato rilasciato ai corsisti certifica le acquisite competenze metodologiche-didattiche in discipline non linguistiche in lingua inglese, sempre più richieste per affrontare i bisogni di classi multilinguistiche e per veicolare insegnamenti curriculari in materie umanistiche, economiche, giuridiche o scientifiche/STEM, tramite la lingua inglese.
La direzione del corso è stata affidata, come da progetto, alla prof.ssa Maria Grazia Sindoni, accompagnata nel percorso da altre docenti dell’Ateneo, cioè le professoresse Mariavita Cambria, Elisa Fiorenza e Rosalba Rizzo. I moduli caratterizzanti del corso, suddivisi in area umanistica e area tecnico-scientifica, sono stati tenuti da alcuni docenti di scuola secondaria di secondo grado con certificata esperienza CLIL provenienti dal territorio, segnatamente dall’I.I.S. La Farina-Basile, diretto dalla prof.ssa Caterina Celesti. Al liceo classico La Farina si sono anche svolte le attività di tirocinio.
Soddisfazione per l’attivazione e il completamento di questa iniziativa è stata espressa dal direttore del DiCAM, prof. Giuseppe Ucciardello, che ha ribadito l’impegno presente e futuro del Dipartimento nel campo della formazione post lauream e dell’aggiornamento professionale.
“In tutta Europa, la competenza linguistica in lingua straniera è considerata da tempo una dimensione chiave per la modernizzazione dei sistemi di istruzione – dice il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia Giuseppe Pierro. “Il corso frequentato dai docenti per acquisire le competenze metodologiche - didattiche in discipline non linguistiche in lingua inglese favorirà in classe sia l’acquisizione di contenuti disciplinari sia l’apprendimento della lingua straniera. La metodologia CLIL – aggiunge il Direttore Pierro – è un importante stimolo per il rinnovamento e il miglioramento dei curricoli scolastici”.