Si sono tenute, presso l'Aula Magna del Rettorato, la Lettura Magistrale del prof. Sergio Baldari sul tema “La teranostica: il nuovo paradigma della medicina nucleare in oncologia” e la Lettura Magistrale del prof. Giovanni Raimondo dal titolo “I dogmi ed evidenze scientifiche delle infezioni virali croniche: l’esempio del virus dell’Epatite B”.
Oltre alla Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari, hanno preso parte all’evento numerosi esponenti dell’Università e dell’AOU “G. Martino” di Messina. Tra gli altri, inoltre, era presente anche il prof. Nunzio Bonanno, Maestro del prof. Baldari.
"E' un evento che ho fortemente voluto- ha detto la Rettrice - al mio insediamento una delle prime iniziative riguardò il ricordo dell’ultima lezione con la quale, più di cinquant'anni fa, il prof. Salvatore Pugliatti si congedava di fronte alla Comunità accademica. Mi sono resa conto che a quella lezione erano presenti quasi tutti i docenti dell’ex Facoltà di Giurisprudenza e mi è piaciuta l’idea di ricreare quell’avvenimento per omaggiare il culmine della carriera di due docenti, a cui ho chiesto di condividere i loro pensieri ed il loro percorso accademico attraverso una Lectio. I proff. Baldari e Raimondo sono due colleghi accomunati da un grande spirito di servizio verso la loro Istituzione, presso la quale hanno lavorato con sacrificio ed abnegazione mettendo a disposizione le loro competenze. Per loro le porte di UniMe saranno sempre aperte”.
"Ringrazio tutti i presenti e la Rettrice – ha detto il prof. Baldari – per le parole espresse e per aver organizzato questa iniziativa che ho l’onore di condividere insieme al mio amico e collega prof. Raimondo, a cui mi lega un intenso cammino qui in Ateneo. Sono felice di poter parlare dinnanzi ad una platea di amici prima ancora che colleghi”.
"All’emozione del prof. Baldari si aggiunge anche la mia – ha commentato il prof. Raimondo. Sergio oltre che un collega è anche un amico che stimo molto. Sono onorato di poter prendere parte a questa iniziativa alla presenza di tanti illustri docenti e della Rettrice, che ringrazio”.