Concluso il Convegno della VII edizione "Un calcio al razzismo"

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Si è svolto, nell’Aula Magna del Rettorato, il Convegno su “Inclusione e rispetto della persona: sport e nuova cittadinanza societaria”. Dopo i saluti istituzionali del Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Messina, avv. Alessandra Calafiore, e degli altri rappresentanti delle istituzioni che hanno patrocinato l’evento, hanno sottolineato l’importanza di manifestazioni che intendono sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno dell’inclusione sociale. Dopo i saluti istituzionali, il prof. Carlo Giannetto, ideatore della manifestazione, ormai giunta alla VII edizione, presentando l’iniziativa, ne ha ripercorso le origini e i più recenti sviluppi, rammentando i valori che ne hanno ispirato l’organizzazione.

In apertura dei lavori, la Prorettrice Welfare e alle Politiche di Genere, prof.ssa Giovanna Spatari, ha evidenziato il ruolo centrale che può essere svolto dall’Università nella lotta al razzismo e a tutte le forme di discriminazione, mentre la prof.ssa Vittoria Calabrò ha ricostruito la nozione di cittadinanza evidenziando come talvolta lo status di cittadino possa essere fonte di discriminazione nell’attribuzione dei diritti.

L'iniziativa è stata arricchita da un nutrito parterre di ospiti: il dott. Sandro Morgana ha illustrato la propria esperienza quale presidente della LND FIGC Sicilia esponendo i dati concernenti gli episodi di violenza con specifico riferimento al gioco del calcio. Il prof. Francesco Pira, docente di sociologia dei processi culturali e comunicativi, ha sottolineato il ruolo dello sport come rimedio rispetto ai problemi che colpiscono in particolar modo i minori tra i quali la dipendenza dai videogiochi e ha rilevato come perfino gli esports sono pervasi da episodi di violenza e intolleranza. Il prof. Dario De Salvo, docente di storia della pedagogia, ha rilevato come la società sportiva rappresenti una vera e propria agenzia educativa che si colloca accanto alla scuola e alla famiglia, mentre la prof. Angela Busacca, docente di diritto sportivo presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, ha ricostruito, dal punto di vista giuridico, alcuni recenti fatti di cronaca che hanno coinvolto importanti giocatori di serie A cui gli spettatori hanno rivolto pesanti offese a sfondo razziale. Le conclusioni sono state svolte dal prof. Francesco Rende, docente di diritto privato e diritto sportivo presso l’Ateneo Peloritano, il quale si è in particolare soffermato sull’importanza del c.d. ius soli sportivo quale strumento di inclusione sociale previsto dal nostro ordinamento in favore dei minori extracomunitari e, ricordando il noto caso del Tam Tam Basket, ha individuato le lacune normative che occorre al più presto colmare.

L’intera manifestazione si svolge con la preziosa collaborazione del Comune di Messina, dell’US Acli di Messina, dell’Associazione BIOS, dall’Associazione Panathlon Club di Messina, di Messina nel Pallone, dall’Associazione ALuMnime e dall’Istituto Italiano di Bioetica sezione Sicilia.

Il comitato scientifico è composto dai proff. Daniele Bruschetta, Carlo Giannetto, Concetta Parrinello, Francesco Pira e Francesco Rende. La manifestazione rinnova la sinergia tra l’Università di Messina, il Comitato Unico di Garanzia (CUG) e la SSD UniMe.

L’iniziativa proseguirà con il torneo di calcio a 5 che si svolgerà martedì 23 e mercoledì 24 maggio, alle 15, presso la Cittadella sportiva universitaria. Anche per la VII edizione, come nelle precedenti, al torneo parteciperanno 10 squadre composte da dottorandi, studenti universitari, personale tecnico amministrativo dell’Ateneo, giovani migranti e rappresentanti di organizzazioni no profit.