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economia
INGEGNERIA GESTIONALE
LM-31 - Classe delle lauree magistrali in Ingegneria gestionale
2 anni
MESSINA
Libero
Italiano

INFO CORSO

Struttura afferente:
INGEGNERIA
Coordina:
MARIA FRANCESCA MILAZZO
CFU:
120
Codice identificativo:
1071

Il piano degli studi

Anno di corso: 1
Obbligatori
CONOSCENZE LINGUISTICHE (6 CFU)
Anno di corso: 2
Obbligatori
A SCELTA DALLO STESSO CORSO DI LAUREA (fra 0.5 e 9 CFU)
e/o A SCELTA DA ALTRI CORSI DI LAUREA (fra 0.5 e 9 CFU)
TIROCINIO (3 CFU)
STAGE/TIROCINIO (3 CFU)
Anno di corso: 1
Obbligatori
CONOSCENZE LINGUISTICHE (6 CFU)
Anno di corso: 2
Obbligatori
A SCELTA DALLO STESSO CORSO DI LAUREA (fra 0.5 e 9 CFU)
A SCELTA DA ALTRI CORSI DI LAUREA (fra 0.5 e 9 CFU)
TIROCINIO (3 CFU)
STAGE/TIROCINIO (3 CFU)

Requisiti di ammissione

Titoli obbligatori
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [L2] - Laurea di Primo Livello
  • [L1] - Laurea
  • [TS] - Titolo straniero
  • [LS] - Laurea Specialistica

Obiettivi formativi

Status professionale conferito dal titolo.

Ingegnere Gestionale I principali sbocchi occupazionali e professionali dei laureati magistrali in Ingegneria Gestionale si collocano all’interno delle piccole, medie e grandi imprese del settore manifatturiero, automotive, energetico, petrolchimico e industriale e servizi, dove occorrano figure qualificate nel campo della digitalizzazione e sostenibilità. Le organizzazioni di riferimento sono: - imprese manifatturiere - industrie agroalimentari - industrie meccaniche ed elettromeccaniche - industrie del settore trasportistico - industrie di trasformazione - aziende ed enti per la produzione e la conversione dell’energia - industrie petrolchimiche - servizi pubblici e privati - pubblica amministrazione - enti di ricerca - studi/società di progettazione - società di consulenza - attività libero professionale (previa abilitazione a seguito di superamento degli esami di stato)

Caratteristiche prova finale.

La prova finale per il conseguimento della Laurea Magistrale consiste nella discussione pubblica della tesi, relativa a un lavoro originale svolto dallo studente. La tesi dovrà essere preferibilmente a carattere applicativo, progettuale o sperimentale, dalla quale la Commissione possa valutare la maturità culturale e scientifica nonché la qualità del lavoro svolto.

Conoscenze richieste per l'accesso.

L'ammissione al Corso di Studi magistrale in Ingegneria Gestionale è consentita agli studenti in possesso di laurea o di diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo. Il possesso della laurea triennale nella classe L-9 – Ingegneria Industriale (ex D.M. 270/04) – o L-10 – Ingegneria Industriale (ex D.M. 509/99) – conseguita su tutto il territorio nazionale garantisce accesso diretto al Corso di Studi. Gli studenti in possesso di laurea triennale appartenente ad una classe diversa da quelle riportate, di diploma universitario di durata triennale, ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero, riconosciuto idoneo, possono essere ammessi purché soddisfino i seguenti requisiti curriculari: a) un numero minimo di CFU pari a 18 tra i seguenti settori scientifico-disciplinari: MAT/05, MAT/06, MAT/07, SECS-S/01, SECS-S/02, FIS/01, FIS/03, CHIM/07, INF/01, ING-INF/05 b) un numero minimo di 18 CFU tra i seguenti settori scientifico-disciplinari: ING-IND/16, ING-IND/17, ING-IND/35, ING-INF/04, SECS-P/07, SECS-P/08, MAT/09, di cui almeno 12 devono essere nei settori caratterizzanti della Classe di Laurea Magistrale LM-31 (ING-IND/16, ING-IND/17, ING-IND/35, ING/INF/04). Le conoscenze richieste in ingresso sono individuate, descritte e pubblicizzate nel Regolamento Didattico del Corso di Studi magistrale. La verifica della preparazione dello studente (ex art. 6, comma 2 del D.M. 270/04) viene effettuata, prima dell'immatricolazione, con le modalità indicate nel Regolamento Didattico del Corso di Studi magistrale.

Obiettivi formativi specifici.

Il Corso di Studi Magistrale (CdSM) in Ingegneria Gestionale (classe LM-31) ha l’obiettivo di formare Ingegneri Gestionali capaci di gestire e ottimizzare le diverse aree/funzioni delle aziende pubbliche e private, attraverso l’applicazione di approcci tecnico-manageriali, in grado di trovare soluzioni a problemi interdisciplinari relativi all’organizzazione e alla gestione dei processi e dei progetti e di adottare sistemi innovativi, rispondendo efficacemente alle attuali esigenze del mercato e ai suoi rapidi mutamenti, in particolare quelle/i connessi con la digitalizzazione e la sostenibilità. Gli obiettivi formativi specifici del CdSM, coerenti con gli obiettivi formativi qualificanti la classe di laurea LM-31, contribuiscono a far acquisire conoscenze e competenze sintetizzate nelle seguenti tre aree di apprendimento: - area gestione dei sistemi produttivi e dei progetti: aspetti teorico-scientifici della gestione e ottimizzazione dei processi e dei sistemi produttivi incluse le tecniche di project management e di analisi rischio industriale per individuare, affrontare e risolvere problemi complessi e interdisciplinari concernenti anche il concetto più ampio di filiera nell’ambito della produzione/erogazione di beni e servizi - area strategia, organizzazione e gestione aziendale: aspetti teorico-manageriali necessari per la progettazione di modelli organizzativi, per comprendere e gestire l'innovazione e il cambiamento tecnologico di prodotto e di processo e per la gestione finanziaria dell’impresa - area gestione dei sistemi digitali: aspetti tecnico-scientifici relativi a sviluppo, progettazione, gestione e controllo dei sistemi tecnologici e informativi delle imprese di produzione/servizi di beni comprese le tecniche per l’automazione dei processi Il percorso formativo è articolato in un primo anno con insegnamenti principalmente caratterizzanti e un secondo anno con insegnamenti per la maggior parte declinati in due curriculum, denominati “Servizi avanzati” e “Industria sostenibile”. Nel primo anno sono erogati insegnamenti utili a creare un solido bagaglio di conoscenze e competenze nelle tre aree di apprendimento. In particolare sono erogati contenuti sull’analisi e progettazione organizzativa, sui modelli di ottimizzazione dei sistemi complessi, sulla gestione della sostenibilità, sull’automazione dei processi, sulla gestione dei progetti, sulla gestione dell’innovazione, su smart city, mobilità e logistica e sul rischio industriale. Nel secondo anno sono erogati insegnamenti a completamento delle conoscenze e competenze nelle tre aree di apprendimento riferite sia al settore dei servizi che a quello industriale. In particolare sono erogati contenuti sulla gestione della produzione, logistica e supply chain, su servizi digitali per l’impresa e la pubblica amministrazione, sull’applicazione di modelli di business e finanza, sui sistemi informativi avanzati, sui sistemi sostenibili di sviluppo prodotto, sull’affidabilità degli impianti e sulle tecnologie per la gestione degli impatti ambientali. In tutte le discipline particolare importanza è data all'applicazione pratica delle conoscenze acquisite mediante tecniche e strumenti adeguati. All’interno degli insegnamenti sono previsti approfondimenti di casi studio ed esercitazioni anche attraverso l’ausilio di strumenti informatici e attività di laboratorio. Le attività progettuali svolte concorrono allo sviluppo delle competenze attese per l’Ingegnere Gestionale nonché al miglioramento delle soft skill (capacità di lavorare in gruppo, problem finding, problem solving, flessibilità e capacità relazionali). I tirocini formativi e di orientamento presso organizzazioni pubbliche e private, promossi dal Comitato di Indirizzo, e la prova finale completano la formazione consentendo lo sviluppo anche di adeguate capacità critiche autonome, abilità comunicative scritte e orali anche in una lingua dell’Unione Europea diversa dall’italiano (livello B2) e l’acquisizione di strumenti cognitivi idonei per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze, della consapevolezza delle proprie responsabilità professionali.

Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione

Il Corso di Studi magistrale (CdSM) in Ingegneria Gestionale si pone l’obiettivo di far acquisire conoscenze e capacità di comprensione in tre aree di apprendimento ("Gestione dei sistemi produttivi e dei progetti", "Strategia, organizzazione e gestione aziendale" e "Gestione dei sistemi digitali") riconducibili alla classe di laurea di Ingegneria Gestionale. In particolare il laureato acquisisce: - conoscenze teorico-scientifiche e capacità di comprensione sulla gestione e ottimizzazione dei processi e dei sistemi produttivi, sulla gestione della logistica e della supply chain, sul project management e sull’analisi del rischio industriale; - conoscenze teorico-manageriali e capacità di comprensione sulla progettazione di modelli organizzativi, sulla gestione dell'innovazione e del cambiamento tecnologico e sulla gestione finanziaria dell’impresa; - conoscenze tecnico-scientifiche e capacità di comprensione sullo sviluppo, la progettazione, la gestione e il controllo dei sistemi informativi e sulle tecniche per l’automazione dei processi. Il bagaglio di conoscenze e capacità di comprensione è acquisito con un approccio multidisciplinare, che consentirà al laureato di affrontare ed approfondire in autonomia i futuri sviluppi nell’ambito dell’Ingegneria Gestionale. Le conoscenze e capacità di comprensione sono conseguite tramite la partecipazione alle lezioni frontali, alle esercitazioni, alle attività di laboratorio, a cicli di seminari, per mezzo dello studio personale e guidato, anche attraverso mirate attività di tutorato e le attività di tirocinio e stage. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso esami orali e/o scritti e in sede di prova finale.

II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Il laureato in Ingegneria Gestionale sarà in grado di applicare le conoscenze e la comprensione per la predizione, l'identificazione, l’analisi, la valutazione, la gestione e la risoluzione di problematiche complesse tipiche dell’Ingegneria Gestionale usando metodi e tecniche di analisi multidisciplinari con un approccio progettuale orientato agli aspetti di digitalizzazione e sostenibilità. Il raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione, e la verifica di tali capacità, è sviluppata essenzialmente con gli strumenti didattici sperimentali, quali le esercitazioni, le prove di laboratorio, le simulazioni d’aula, la discussione di casi-studio, la predisposizione, soprattutto in forma autonoma, di elaborati progettuali e le attività di tirocinio e stage. Le capacità di applicare le conoscenze e comprensione acquisite dallo studente sono anche verificate durante lo sviluppo dell’elaborato e sua discussione nel corso della prova finale.

III - Autonomia di giudizio

Il laureato in Ingegneria Gestionale magistrale sviluppano una capacità di analisi dei problemi complessi che scaturisce dalla flessibilità mentale nell'integrare aspetti diversi (tecnici, tecnologici, manageriali, ecc.). Il raggiungimento di adeguate capacità critiche viene perseguito mediante esercitazioni in aula e laboratoriali, discussione guidata (anche di gruppo) atta a stimolare l'integrazione delle conoscenze acquisite, anche con ricerche bibliografiche specifiche o con lo sviluppo di attività progettuali, e perfezionare la capacità di confronto critico tra diverse possibili soluzioni. Gli elaborati personali e le testimonianze dal mondo dell'impresa e delle professioni offriranno allo studente ulteriori occasioni per sviluppare in modo autonomo le proprie capacità decisionali e di giudizio. La verifica dell'acquisizione dell'autonomia di giudizio avviene durante gli esami di profitto, tramite discussione e rielaborazione critica dei diversi aspetti delle discipline, durante le attività di tirocinio e stage e durante la preparazione dell’elaborato finale.

IV - Abilità comunicative

Il laureato in Ingegneria Gestionale magistrale è in grado di interloquire con esperti del proprio o di altri settori ingegneristici e in generale con altre figure professionali attraverso l’uso di un linguaggio tecnico-scientifico appropriato. Al contempo dovrà essere capace di far comprendere, anche a interlocutori non specialisti, le problematiche e le soluzioni applicative proposte. Dovrà inoltre padroneggiare un livello adeguato di conoscenza della lingua inglese sia nella comprensione delle fonti sia per comunicare le proprie idee, anche in forma scritta. Le abilità comunicative scritte e orali sono inoltre perfezionate anche grazie alla partecipazione a seminari, esercitazioni, progetti e, in generale, in quelle attività formative che prevedono la predisposizione di relazioni e documenti scritti e la loro esposizione anche con sistemi multimediali. La partecipazione a tirocini e soggiorni di studio all'estero sono inoltre strumenti particolarmente utili per lo sviluppo delle abilità comunicative del singolo studente in una lingua dell’Unione Europea diversa dall’italiano (livello B2). La verifica delle capacità comunicative acquisite dagli studenti avviene principalmente nel corso degli esami di profitto, sia in forma scritta che orale, in cui gli studenti avranno modo di esternare le loro capacità di espressione di concetti e soluzioni applicative. La prova finale offre allo studente un'ulteriore opportunità di approfondimento e di verifica delle capacità di analisi, elaborazione e comunicazione del lavoro svolto.

Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.

ITALIANO

V - Capacità di apprendimento

Il laureato in Ingegneria Gestionale magistrale acquisisce nel corso degli studi una capacità di apprendere continua che risulterà di fondamentale importanza nell'attività lavorativa e professionale, nonchè nella prosecuzione degli studi con percorsi di alta formazione (Dottorato di Ricerca e Master). Al raggiungimento degli obiettivi posti in termini di capacità di apprendimento contribuiscono, in varia misura, tutte le attività didattiche sia attraverso lo studio individuale che mediante lavori di gruppo in cui ciascun studente ha modo di confrontare i propri learning skill con quelli dei suoi colleghi. La capacità di apprendimento dello studente è verificata in diversi momenti, ovvero durante le lezioni, nel corso delle verifiche in itinere, o durante le esercitazioni, le attività di laboratorio o progettuali, attraverso la presentazione di informazioni reperite ed elaborate autonomamente, o in sede di esami di profitto anche mediante proposta di quesiti specifici che mettano in evidenza le capacità dello studente di sfruttare le conoscenze acquisite per la soluzione di problemi complessi o durante la valutazione dell'attività relativa alla prova finale.

Competenze associate alla funzione.

Ingegnere Gestionale Per lo svolgimento delle funzioni sopra descritte, il laureato in Ingegneria Gestionale possiede le conoscenze, abilità e competenze specifiche di seguito elencate: - metodologie e criteri generali per la pianificazione, progettazione, controllo e gestione dei sistemi produttivi e dei progetti - metodologie e criteri per la gestione della logistica aziendale e di filiera, - metodi e criteri per la gestione della produzione industriale - criteri relativi agli aspetti organizzativi, gestionali e progettuali in campo ingegneristico - progettazione e implementazione delle innovazioni - modalità di finanziamento dei progetti - metodi e le tecnologie dei sistemi digitali per il trattamento dell’informazione, della pianificazione, della gestione e del controllo - modelli e i metodi per l’ottimizzazione - metodi e tecniche di analisi e valutazione delle risorse tecnologiche di produzione - analisi del ciclo di vita dei prodotti - modelli di business - modelli di smart city - sistemi di elaborazione e gestione dell'informazione - processi di trasformazione avanzati e sostenibili dei prodotti - metodologie per la protezione, la performance e il controllo, l'analisi del rischio, l'impatto ambientale e la valutazione dei costi negli impianti industriali - metodi per la definizione e la realizzazione dei processi industriali sostenibili - metodi per l’analisi dell’affidabilità dei materiali Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale possiede inoltre capacità di auto-apprendimento e aggiornamento continuo, capacità di collaborare e cooperare in gruppo, capacità di integrare le conoscenze acquisite, capacità di gestire piccoli o grandi gruppi di lavoro con un buon livello di autonomia e responsabilità.

Funzione in contesto di lavoro.

Ingegnere Gestionale Il laureato magistrale in Ingegneria Gestionale rappresenta una figura di elevata qualificazione e responsabilità in contesti aziendali di piccole/medie/grandi dimensioni sia pubblici che privati, nonché nel settore dei servizi, o nella libera professione. Sarà in grado di gestire e ottimizzare le diverse aree/funzioni, attraverso l’applicazione di approcci tecnico-manageriali, in grado di trovare soluzioni a problemi interdisciplinari relativi all’organizzazione e alla gestione dei processi e dei progetti e di adottare sistemi innovativi, rispondendo efficacemente alle attuali esigenze del mercato e ai suoi rapidi mutamenti, in particolare quelle/i connessi con la digitalizzazione e la sostenibilità. In tale contesto tale figura sarà in grado di svolgere diverse funzioni quali: - Gestione dei progetti - Gestione della produzione - Gestione della sicurezza e dell'affidabilità - Gestione della supply-chain e della logistica - Analisi e progettazione aziendale - Gestione della digitalizzazione - Gestione di sistemi di produzione avanzati e sostenibili - Sviluppo di modelli di business - Ricerca e sviluppo