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Ingegneria gestionale
INGEGNERIA GESTIONALE
L-9 - Classe delle lauree in Ingegneria industriale
3 anni
MESSINA
Libero
Italiano

Il corso di laurea si presenta

I principali sbocchi occupazionali e professionali dei laureati magistrali in Ingegneria Gestionale si collocano all’interno delle piccole, medie e grandi imprese del settore manifatturiero, automotive, energetico, petrolchimico e industriale e servizi, dove occorrano figure qualificate nel campo della digitalizzazione e sostenibilità.

INFO CORSO

Struttura afferente:
INGEGNERIA
Coordina:
MARIA FRANCESCA MILAZZO
CFU:
180
Codice identificativo:
1070

Il piano degli studi

Anno di corso: 1
Obbligatori
Anno di corso: 2
Obbligatori
A SCELTA DELLO STUDENTE (fra 0.5 e 12 CFU)
Anno di corso: 3
Obbligatori
TIROCINIO FORMATIVO (6 CFU)

Requisiti di ammissione

Titoli obbligatori
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore

Obiettivi formativi

Status professionale conferito dal titolo.

Tecnici della produzione manifatturiera e della logistica La figura professionale del laureato in Ingegneria Gestionale si caratterizza per una mentalità interdisciplinare e flessibile, derivante da una forte integrazione della cultura tecnologica di base, tipica dell'ingegneria, con competenze economiche e organizzative tale da consentirgli di adattarsi alla rapida evoluzione tecnologica che caratterizza i settori produttivi dell'ingegneria industriale (imprese manifatturiere; imprese di servizi e pubblica amministrazione per l'approvvigionamento e la gestione dei materiali, per l'organizzazione e l'automazione aziendale e della produzione, per la logistica, per il project management ed il controllo di gestione, per l'analisi di settori, per la valutazione degli investimenti, per il marketing industriale) o di completare proficuamente la propria preparazione professionale all'interno di successivi percorsi formativi specifici di secondo livello.

Caratteristiche prova finale.

Il conseguimento della Laurea prevede la realizzazione, presentazione e discussione (anche multimediale) di un elaborato scritto in presenza della Commissione di Laurea finalizzata ad accertare la maturità culturale e la capacità di elaborazione del candidato, nonché la qualità del lavoro svolto.

Conoscenze richieste per l'accesso.

Le conoscenze richieste in ingresso sono individuate e descritte nel Manifesto degli Studi, pubblicato annualmente sul sito web del Dipartimento di Ingegneria dopo l’approvazione degli organi competenti e con congruo anticipo rispetto all’apertura dell’Anno Accademico. Per essere ammessi al Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale occorre essere in possesso di un diploma di scuola superiore di secondo grado conseguito in Italia, o di altro titolo di studio equipollente conseguito all'estero. Sono inoltre richieste le seguenti conoscenze iniziali: - Conoscenza elementare della lingua inglese. - Conoscenze di base di Matematica, Fisica e Chimica. Ai sensi dell'art. 6, commi 1 e 2 del DM 270/04 è obbligatoria, ai fini del perfezionamento dell'iscrizione al primo anno del Corso di Laurea, la verifica delle conoscenze iniziali. I requisiti di ammissione e le modalità di verifica delle conoscenze iniziali saranno definiti nel Regolamento Didattico di Corso di Laurea. Il mancato superamento dei test di valutazione delle conoscenze iniziali comporta l'attribuzione di obblighi formativi aggiuntivi (OFA) che, tempestivamente comunicate agli studenti, dovranno essere recuperati dallo studente entro il primo anno di corso. Le modalità di recupero degli OFA saranno descritte nel Regolamento Didattico di Corso di Laurea

Obiettivi formativi specifici.

Il Corso di laurea triennale in Ingegneria Gestionale ha l'obiettivo di formare tecnici/ingegneri junior in grado di svolgere compiti di gestione/controllo/progettazione dei processi di produzione di beni e/o servizi in possesso di conoscenze e competenze idonee a svolgere attività professionali in diversi ambiti, anche concorrendo ad attività quali la progettazione, la produzione, la gestione ed organizzazione, l'assistenza delle strutture tecnico-commerciali, sia nella libera professione che nelle imprese manifatturiere o di servizi e nelle amministrazioni pubbliche. Obiettivi formativi specifici del corso di laurea triennale in Ingegneria Gestionale, declinati per aree di apprendimento di base, caratterizzante ed affine/integrativa coerenti con gli obiettivi formativi qualificanti la classe di laurea L-9 consentono al laureato triennale in Ingegneria Gestionale di sviluppare una mentalità interdisciplinare e flessibile, derivante da una forte integrazione della cultura tecnologica tipica dell'ingegneria industriale con le necessarie competenze economiche e organizzative cosicché sia in grado di progettare modelli di impresa e di organizzare flussi di lavoro per migliorare e potenziare la produttività aziendale. Le discipline dell'area di base hanno l'obiettivo principale di far assimilare allo studente: - una conoscenza metodologica delle discipline scientifiche dell'area matematica, fisica e chimica e dell'analisi dei dati adeguata per affrontare lo studio di discipline ingegneristiche - una conoscenza dei fondamenti e dei principi del metodo scientifico cosicché lo studente sia in grado di interpretare fenomeni fisici e chimici ed utilizzare le leggi che li governano per descrivere i problemi dell'ingegneria. Le discipline dell'area caratterizzante hanno l'obiettivo principale di: - far acquisire conoscenze specifiche dei contesti aziendali o della cultura d'impresa nell'ambito dei metodi e tecniche dell'analisi gestionale, del grado di automazione, degli impianti industriali meccanici e dei relativi sistemi di lavorazione, tipiche dell'ambito Ingegneria Gestionale. - far acquisire le conoscenze di disegno industriale e progettazione meccanica nonché di sistemi per l'energia e l'ambiente, tipiche dell'ambito Ingegneria Meccanica. - far acquisire conoscenze tipiche dell'ambito Ingegneria della Sicurezza e Protezione Ambientale inerenti l'analisi dei livelli di sicurezza in impianto e delle soluzioni per la riduzione dei rischi associati al processo e dei circuiti elettrici. L'ambito è stato ampliato con i SSD ING-IND/11 e ING-IND/27, presenti nelle attività caratterizzanti la classe ma non nel suddetto ambito, allo scopo di garantire specifiche conoscenze su aspetti inerenti la gestione della sicurezza in ambito chimico attraverso il controllo di processo (ING-IND/27), la riduzione dell'impatto ambientale attraverso lo studio delle soluzioni impiantistiche per il soddisfacimento dei requisiti ambientali e dei condizionamenti ambientali per il benessere dell'uomo (ING-IND/11). Le discipline dell'area affine o integrativa concorrono a completare il bagaglio culturale tradizionale di un ingegnere gestionale fornendo allo studente conoscenze inerenti la gestione delle imprese e del sistema di qualità aziendale, l'analisi dei costi, la produzione, la logistica e il marketing. L'insieme di tutte le discipline concorrono a far sviluppare allo studente le capacità di formulare l'analisi e la progettazione di un sistema aziendale nei suoi aspetti ingegneristici, economici, gestionali, organizzativi e ambientali. Inoltre, particolare importanza è data all'applicazione pratica delle conoscenze acquisite mediante l'utilizzo di tecniche e strumenti adeguati per condurre esperimenti ed analizzarne ed interpretarne correttamente i dati. Pertanto, accanto ad esercitazioni su problemi astratti, gli insegnamenti includono lo studio di esempi pratici ed esercitazioni con verifiche e discussione dei risultati col docente. Lo studio permette allo studente di acquisire una piena comprensione delle problematiche generali riguardanti le diverse scienze applicate in campo industriale e gestionale e la necessaria flessibilità operativa e professionale, sviluppando non solo adeguate capacità relazionali e decisionali ma anche le capacità di intendere ed utilizzare gli specifici linguaggi tecnici e grafici. L'intero percorso formativo consente inoltre allo studente di sviluppare adeguate abilità comunicative cosicchè sia in grado di comunicare efficacemente, in forma scritta e orale, in almeno una lingua dell'Unione Europea, oltre l'italiano e di acquisire gli strumenti cognitivi di base e un metodo di studio adeguato per affrontare tematiche avanzate e/o settoriali o utili per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze. Tali conoscenze sono strutturate per costituire l'ossatura del profilo di ingegnere gestionale di primo livello consapevole delle proprie responsabilità professionali ed etiche ed in grado di comprendere l'impatto delle soluzioni ingegneristiche nel contesto sociale e fisico-ambientale in grado di inserirsi nei contesti lavorativi o di intraprendere studi di livello superiore. Il percorso formativo triennale è articolato in un primo anno con insegnamenti di discipline principalmente di base aventi l'obiettivo di creare un solido bagaglio di conoscenze/competenze sui metodi matematici, sui concetti della fisica e della chimica, sul disegno tecnico industriale e nel campo della modellazione di sistemi complessi utili per affrontare lo studio di discipline ingegneristiche. Nel secondo anno vengono erogate attività formative sia a completamento delle conoscenze di base che attività formative caratterizzanti ed affini e integrative tipiche della meccanica strutturale, dell'elettrotecnica, dei sistemi energetici per l'industria, della gestione e organizzazione delle imprese e del controllo di qualità, strutturate per costituire l'ossatura del profilo di ingegnere gestionale di primo livello. Nel terzo anno si conclude la formazione negli ambiti caratterizzanti nel campo della determinazione del grado di automazione, delle tecnologie meccaniche, della gestione e controllo dell'industria di processo, dell'analisi e progettazione dei sistemi aziendali. Infine, con l'ausilio delle attività formative affini o integrative, nel campo del marketing, della logistica, del controllo di gestione e analisi dei costi, e delle altre attività (tirocini formativi e di orientamento, ulteriori conoscenze linguistiche e altre conoscenze utili per l'inserimento nel mondo del lavoro) e della prova finale si completa la formazione dell'ingegnere gestionale di primo livello in possesso di adeguate capacità critiche autonome, di abilità comunicative scritte e orali anche in una lingua dell'Unione Europea diversa dall'italiano e degli strumenti cognitivi idonei per l'aggiornamento continuo delle proprie conoscenze.

Titolo di studio rilasciato.

DIPLOMA DI LAUREA TRIENNALE

Descrittori di Dublino: I - Conoscenza e capacità di comprensione

Il laureato in Ingegneria Gestionale acquisisce una conoscenza e capacità di comprensione dei principi matematici e scientifici che stanno alla base dell'ingegneria industriale. In particolare acquisisce conoscenze dei concetti matematici, fisici e chimici integrati da conoscenze delle tecniche per l’analisi dei dati, conseguite attraverso le attività formative di base, su cui si poggiano le discipline ingegneristiche dell'intera classe di laurea in Ingegneria industriale. A ciò si accompagna una solida conoscenza delle discipline tecniche tipiche dell'ingegneria industriale in generale e dell'ingegneria gestionale in particolare. Le discipline tipiche dell'ambito dell’Ingegneria Gestionale mirano a far acquisire conoscenze degli aspetti progettuali, economici, organizzativi e gestionali dei processi aziendali, dei processi di trasformazione di materiali e della caratterizzazione meccanica dei materiali trasformati correlata ai parametri di processo, dei metodi e tecnologie di automazione dei processi e degli impianti, della progettazione e analisi degli impianti industriali meccanici. Le discipline tipiche dell'ambito dell’Ingegneria Meccanica mirano a far acquisire conoscenze dei metodi e degli strumenti del disegno tecnico industriale, dei principi e metodologie della progettazione meccanica e dei relativi sistemi di controllo, dello studio dei sistemi meccanici compresi i sistemi funzionali alla conversione dell’energia. Le discipline tipiche dell'ambito dell’Ingegneria della Sicurezza e Protezione Ambientale mirano a far acquisire conoscenze dell’analisi dei livelli di sicurezza in impianto, delle soluzioni per la riduzione dei rischi associati al processo, del controllo dell’industria di processo, delle metodologie di analisi ambientale e della pianificazione energetica, degli aspetti essenziali della normativa italiana per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, degli aspetti teorici e sperimentali dei circuiti elettrici. Le discipline dell'ambito Affine o integrativo infine concorrono a completare il bagaglio culturale tradizionale dell’ingegnere gestionale fornendo allo studente conoscenze inerenti la gestione delle imprese e del sistema di qualità aziendale, l’analisi dei costi, la produzione, la logistica e il marketing. Il bagaglio di conoscenze e comprensione è acquisito nel corso di un ciclo di studi con un forte approccio multidisciplinare, che consentirà al laureato di affrontare ed approfondire in autonomia i futuri sviluppi tecnico-scientifici del proprio settore. Le conoscenze e capacità di comprensione sono conseguite tramite la partecipazione alle lezioni frontali, alle esercitazioni, a cicli di seminari, per mezzo dello studio personale, guidato anche attraverso mirate attività di tutorato. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso esami orali e scritti, prove di laboratorio, e in sede di prova finale.

II - Capacità di applicare conoscenza e comprensione

Il laureato in Ingegneria Gestionale, attraverso le discipline di base, acquisisce la capacità di utilizzare le conoscenze matematiche, fisiche e chimiche per interpretare e descrivere in maniera autonoma i problemi dell'ingegneria, della modellazione di sistemi complessi, e di utilizzare le conoscenze informatiche per la programmazione e per lo sviluppo di un approccio al problem solving. Attraverso le discipline tipiche dell’ambito Ingegneria Gestionale, il laureato acquisisce la capacità di analizzare e progettare un sistema aziendale, identificare il livello di automazione per la tipologia di processo, di individuare le soluzioni tecnologiche idonee ai processi di trasformazione che interessano i prodotti manifatturieri, di programmare, gestire e controllare i sistemi di lavorazione, e la progettare e gestire gli impianti industriali meccanici. Attraverso le discipline dell’ambito Ingegneria Meccanica, il laureato acquisisce la capacità di applicare le conoscenze ingegneristiche acquisite attraverso lo svolgimento di attività di progettazione meccanica e di sistemi per la conversione dell’energia utilizzando metodi e strumenti anche informatici adeguati per la realizzazione dei progetti. Infine attraverso discipline tipiche dell’ambito Ingegneria della Sicurezza e Protezione Ambientale, il laureato sviluppa le competenze per definire i livelli di sicurezza in impianto, per individuare soluzioni per la riduzione dei rischi associati al processo, per la sicurezza delle reti elettriche, per il controllo di processo e per la riduzione dell'impatto ambientale. Inoltre, attraverso le discipline affini, il laureato sviluppa le competenze sui metodi di gestione delle imprese e del sistema di qualità aziendale, di valutazione dell’analisi dei costi, di organizzazione della logistica e identificazione delle tecniche di marketing. Il raggiungimento delle capacità di applicare conoscenza e comprensione è sviluppata con gli strumenti didattici sperimentali, quali le esercitazioni, l'attività di laboratorio assistito, le simulazioni d'aula, la discussione di casi, le attività di tirocinio e stage. La verifica del raggiungimento dei risultati di apprendimento avviene principalmente attraverso esami orali e scritti, prove di laboratorio, la predisposizione, soprattutto in forma autonoma, di elaborati progettuali. Al termine del percorso formativo, le capacità di applicazione delle conoscenze acquisite dallo studente sono ulteriormente verificate nel corso della prova finale.

III - Autonomia di giudizio

Lo sviluppo della capacità di individuare autonomamente le fonti dei dati necessari all'analisi, alla comprensione ed alla risoluzione di problemi pertinenti l'ambito dell'ingegneria gestionale è particolarmente importante in un corso di laurea con forti connotazioni multidisciplinari. I laureati in Ingegneria Gestionale possiedono una capacità di analisi dei problemi che scaturisca dalla flessibilità mentale nell'integrare aspetti diversi (tecnici, tecnologici, economici, organizzativi, sociali, etici). Il raggiungimento di adeguate capacità critiche viene perseguito mediante esercizio costante durante l'intero percorso formativo che prevede insegnamenti di carattere tecnico industriale e gestionale con attività quali i laboratori e la discussione guidata di gruppo tali da richiedere la necessità di integrare le conoscenze acquisite con ricerche bibliografiche specifiche, la necessità di sviluppare indagini articolate, il confronto critico tra diverse possibili soluzioni. Gli elaborati personali e le testimonianze dal mondo dell'impresa e delle professioni offrono allo studente ulteriori occasioni per sviluppare in modo autonomo le proprie capacità decisionali e di giudizio.

IV - Abilità comunicative

Il laureato in Ingegneria gestionale è in grado di interloquire con esperti del proprio o di altri settori ingegneristici attraverso l'uso di un linguaggio tecnico appropriato. Al contempo è capace di far comprendere anche a interlocutori non specialisti le problematiche e le soluzioni applicative proposte. E' in grado di padroneggiare un livello adeguato di conoscenza della lingua inglese sia nella comprensione delle fonti che per comunicare le proprie idee, anche per iscritto. Le abilità comunicative scritte e orali sono inoltre perfezionate anche grazie alla partecipazione a seminari, esercitazioni e, in generale, in quelle attività formative che prevedono la predisposizione di relazioni e documenti scritti e la loro esposizione anche con sistemi multimediali. La partecipazione a stage, tirocini e soggiorni di studio all'estero risultano essere inoltre strumenti particolarmente utili per lo sviluppo delle abilità comunicative del singolo studente in una lingua dell'Unione Europea diversa dall'italiano.

Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione.

ITALIANO

V - Capacità di apprendimento

Il laureato in Ingegneria Gestionale acquisisce nel corso degli studi una capacità di apprendere continua che risulterà di fondamentale importanza sia nella prosecuzione degli studi (laurea magistrale) o nell'attività lavorativa e professionale. Al raggiungimento degli obiettivi posti in termini di capacità di apprendimento contribuiscono, in varia misura, tutte le attività didattiche sia attraverso lo studio individuale che mediante lavori di gruppo in cui ciascun studente ha modo di confrontare i propri learning skills con quelli dei suoi colleghi. Vi sono diversi momenti in cui lo studente verifica le proprie capacità di apprendimento all'inizio del percorso di studio attraverso i test di verifica delle conoscenze iniziali o durante le lezioni, nel corso delle verifiche in itinere, o in sede di esami di profitto anche mediante proposta di quesiti specifici che mettano in evidenza la capacità dello studente di sfruttare le conoscenze acquisite per la soluzione di problemi.

Competenze associate alla funzione.

Tecnici della produzione manifatturiera e della logistica La pluralità di competenze del laureato in Ingegneria Gestionale è tale da consentire un proficuo dialogo tra i diversi attori aziendali ponendosi come figura professionale poliedrica funzionale ad una più efficace gestione aziendale attraverso anche l'analisi di dati e lo sviluppo di modelli e sistemi di supporto alle decisioni. Pertanto, grande sforzo è profuso per far acquisire allo studente: una adeguata forma mentis allo studio, un approccio scientifico alla risoluzione dei problemi ed una conoscenza approfondita delle metodologie e delle tecnologie caratterizzanti i vari ambiti dell'ingegneria gestionale. I laureati del Corso di Laurea in Ingegneria Gestionale sono pertanto in grado di identificare i problemi e di ricercare appropriate soluzioni in vari settori produttivi dell'industria manifatturiera e di inserirsi adeguatamente nelle attività di controllo e di gestione dei medesimi. In particolare, il laureato triennale in Ingegneria gestionale avrà le competenze specifiche per: - analizzare i processi aziendali chiave per la competitività aziendale e per questi individuare possibili miglioramenti organizzativi; - svolgere un'attività di natura consulenziale mirata alla valutazione critica ed indipendente delle funzionalità e dell'economicità dei sistemi d'impresa, avendo attenzione alle problematiche connesse alla sicurezza, alla qualità prestazionale e alla conformità agli standard consolidati; - applicare i modelli e le tecniche di analisi dei dati, i modelli organizzativi, l'economia aziendale e le tecniche di contabilità industriale e di analisi dei costi, per supportare le decisioni d'impresa; - proporre soluzioni con un corretto bilanciamento tra benefici attesi, costi e rischi; - identificare e implementare soluzioni informatiche e tecnologie digitali per la gestione aziendale; - pianificare, gestire e controllare le attività relative ai processi di approvvigionamento, gestione delle scorte e distribuzione dei prodotti finiti; - collaborare all'analisi dei processi produttivi, alla progettazione dei piani d'intervento indirizzati ad un miglioramento dell'organizzazione produttiva.

Funzione in contesto di lavoro.

Tecnici della produzione manifatturiera e della logistica La figura professionale verso cui è indirizzato il percorso formativo del CdL di primo livello in Ingegneria Gestionale (L-9) è quella di formare tecnici/ingegneri junior con una solida preparazione di base in ambito scientifico/ ingegneristico/economico/organizzativo in grado di svolgere compiti di gestione/controllo/progettazione nei processi di produzione. Si occupa di pianificare, monitorare e ottimizzare le attività relative ai processi logistici (approvvigionamento, gestione delle scorte e distribuzione dei prodotti finiti) nonchè a quelli della produzione (produttività e sicurezza del lavoro umano e degli impianti, analisi dei costi di esercizio e della qualità dell'intera catena produttiva).