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scienze dell'amministrazione
LA DIGITALIZZAZIONE DELLE INFRASTRUTTURE DI TRASPORTO PER LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE E DELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE

Il Master si presenta.

Il corso che si propone si ispira, in generale, ad alcuni contenuti del documento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – Next Generation Italia - che, per l’importanza e la strategicità delle tematiche affrontate nonché per le ingenti risorse economiche previste, rappresenta una svolta epocale per lo sviluppo del nostro Paese nei prossimi decenni. Nello specifico, si è fatto riferimento alla Missione 3 - INFRASTRUTTURE PER UNA MOBILITÀ SOSTENIBILE che, per le tematiche affrontate, costituisce un presupposto fondamentale per la crescita socio-economica della nostra nazione e, conseguentemente, per il mercato del lavoro. Ciò richiederà nuove competenze multidisciplinari per la gestione di un insieme di processi che si possono, in parte, riassumere negli obiettivi della suddetta missione riportati, testualmente, di seguito: “La missione mira a rendere, entro il 2026, il sistema infrastrutturale più moderno, digitale e sostenibile, in grado di rispondere alla sfida della decarbonizzazione indicata dall’Unione Europea con le strategie connesse allo European Green Deal (in particolare la “strategia per la mobilità intelligente e sostenibile”, pubblicata il 9 Dicembre 2020) e di raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile individuati dall’agenda 2030 delle Nazioni Unite”. Come si evince, si tratta di una missione molto complessa che richiede specifiche competenze su vari aspetti afferenti a più settori scientifico-disciplinari, indispensabili per la formazione di un ingegnere di sistema che possa operare efficacemente nei moderni e futuristici ambiti della transizione digitale relativa alle smart cities e, soprattutto, alle smart roads (più in generale a tutte le infrastrutture smart) e che non trovano un immediato riscontro nella formazione tradizionale offerta nei corsi di laurea magistrale generalmente disponibili nel panorama nazionale. Tali corsi, anzi, necessitano spesso di una nuova rivisitazione in termini di interdisciplinarità, digitalizzazione e attenzione alle innovazioni tecnologiche soprattutto nella gestione del costruito e delle nuove sfide per le infrastrutture, come anche emerso nell’ambito delle riflessioni sul tema “Ingegneria 2040”, promosse recentemente dalla CopI (Conferenza per l’Ingegneria). In particolare, all’interno delle sotto-missioni M3C1 (Investimenti sulla rete ferroviaria) e M3C2 (Intermodalità e logistica integrata) sono individuate un insieme di tematiche che comprendono gli interventi necessari per l’ammodernamento e la digitalizzazione del sistema infrastrutturale a supporto delle problematiche legate alla logistica, alla sicurezza stradale e al monitoraggio e manutenzione delle opere d’arte (ponti, viadotti, rilevati, cavalcavia e opere similari). In particolare, l’innovazione tecnologica dovrà fornire informazioni realtime per ottenere una visione predittiva e verificare la resilienza sismica e climatica di tali opere. Tuttavia, le problematiche legate alla sicurezza stradale e alla resilienza delle infrastrutture non riguardano solo le opere d’arte bensì anche altri componenti del “sistema strada” ciascuno dei quali concorre in modo più o meno significativo sulle cause dell’incidentalità con numeri ben più elevati. Pertanto, nell’ambito del corso i concetti di innovazione tecnologica e digitalizzazione a supporto della Sicurezza Stradale 4.0 saranno estesi anche ad altri componenti del sistema che influenzano in modo sostanziale l’incidentalità e, quindi, la sicurezza della circolazione. Ci si riferisce, in particolare, alle pavimentazioni, alla geometria planoaltimetrica dei tracciati, alle barriere di sicurezza, alla segnaletica e all’interazione tra il conducente – attraverso il suo comportamento di guida – e i suddetti componenti che, nel loro insieme, costituiscono l’ambiente stradale. Nello specifico, il percorso formativo che si propone intende finalizzare questo processo di digitalizzazione e di innovazione tecnologica inserendolo in un contesto più ampio nei riguardi dell’efficienza della mobilità e della sicurezza stradale, ovvero le Smart Roads, per fornire ai partecipanti una piena consapevolezza delle sfide di questa transizione e, soprattutto, delle possibilità offerte dalla nuova visione innovativa, fortemente connotata dalle tematiche smart e green. Infatti, le prospettive di benefici nel campo della sicurezza stradale, dell’impatto ambientale e della resilienza diverranno rilevanti solo con lo sviluppo dei servizi abilitati dall’infrastruttura digitale e della diffusione di veicoli con tecnologia (V2X) che consentiranno di implementare le applicazioni più rilevanti di Smart Mobility quali: • I sistemi cooperativi intelligenti (C-ITS) - sono applicazioni in cui i sistemi di trasporto intelligenti (ad es. veicoli, attrezzature infrastrutturali, centri di controllo del traffico) comunicano e condividono informazioni al fine di migliorare la sicurezza stradale, l’efficienza del traffico, il comfort, la sostenibilità, ecc. • La mobilità automatizzata cooperativa connessa (CCAM) - comprende diversi livelli di guida assistita e automatizzata. Si va dalle funzioni di assistenza alla guida, come il controllo automatico della velocità, ai veicoli completamente automatizzati. • L’organizzazione propria della logistica (SoL) - coordinamento decentralizzato delle catene logistiche in cui per i singoli agenti della catena (aziende, veicoli, container) si prendono decisioni autonome sulla base di informazioni e dati locali. • La Mobilità come servizio (MaaS) - integrazione di varie forme di servizi di trasporto in un unico servizio di mobilità accessibile su richiesta. Offre agli utenti del trasporto l’accesso a pianificare, prenotare e pagare una serie di servizi di trasporto, facilmente accessibili da smartphone. In questa visione, è coerente con l’attuale PNRR anche la manutenzione stradale 4.0 (estesa a tutti i componenti del sistema strada) che, nell’integrazione della smart road con il monitoraggio geotecnico e strutturale, già previsto dal D.M. MIT 2018, trova immediata applicazione mediante l’uso di sensoristica, raccolta dati “real time” per implementare i modelli predittivi, basati sull’uso di nuovi protocolli BIM necessari per indirizzare e ottimizzare, in termini economici e spazio-temporali gli interventi di manutenzione. Ad ogni modo, simili concetti e considerazioni verranno estesi e opportunamente approfonditi per quanto concerne le infrastrutture di trasporto in generale (come ad esempio le ferrovie) ed i nodi di interconnessione ed aree urbane a servizio delle stazioni, al fine di massimizzare qualità e sicurezza dell’intero comparto, con un importante impatto anche sulle tematiche di rigenerazione urbana, creando un’efficace interfaccia smart tra il perimetro urbano e i nodi di interconnessione (stazioni). Per gli aspetti legati prettamente alla sostenibilità ambientale, sempre in linea con l’European Green Deal, saranno approfondite tematiche legate all’utilizzo di materiali eco-sostenibili, valutati con tecniche di Life Cycle Assessment, alle problematiche di alimentazione elettrica dei sensori e al processo di decarbonizzazione delle infrastrutture stradali (smart road zero carbon), analizzando le potenzialità di tecnologie innovative per la ricarica dei veicoli elettrici, quali quelle ad induzione dinamica priva di contatto. Le finalità del corso, qui brevemente descritte, saranno esplicitate e specializzate nell’ambito delle attività formative del corso che si svolgeranno mediante lezioni frontali e attività di stage presso soggetti esterni, istituzionali e privati, operanti nel settore delle infrastrutture di trasporto e direttamente coinvolti in questo processo di trasformazione. La coerenza del percorso formativo proposto con alcuni contenuti del PNRR, lo rende senz’altro adeguato al mercato del lavoro che avrà necessità di acquisire figure professionali formate ad hoc per affrontare e gestire questo processo di trasformazione che interesserà la nostra società nei prossimi decenni.

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INFO CORSO

Anno Accademico:
2024/2025
Durata:
1 anni
Dipartimento:
INGEGNERIA
CFU:
null
Lingua:
Italiano

Requisiti di ammissione

Titoli opzionali (a scelta tra i seguenti):
  • [L1] - Laurea
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
  • [LM] - Laurea Magistrale
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
  • [LS] - Laurea Specialistica
  • [TSS] - Titolo di Scuola Superiore
  • [TS] - Titolo straniero