Giovedì 13 aprile 2023 si terrà, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Messina, con inizio alle ore 9, il Convegno su “Didattica Hitech: conoscere, includere, crescere”, evento di presentazione dei risultati a chiusura della ricerca Open Innovative Resources for high quality inclusive digital higher education (OIR), un progetto internazionale, della durata di due anni, finanziato nel quadro Programma ERASMUS + KA226. La ricerca è stata condotta da un team di docenti, coordinati dal prof. Francesco Pira, che hanno lavorato in sinergia con i colleghi dell’Università Marie Curie di Lublino (Polonia), capofila, e dell’Università di Oviedo (Spagna), per sviluppare nuove forme di istruzione digitale accessibile e aperta, elaborando modelli didattici in grado di valorizzare le potenzialità di inclusione delle nuove tecnologie.
“Gli importanti risultati - ha dichiarato il prof. Pira - che il gruppo del nostro Ateneo ha conseguito, riconosciuti dai Partner europei, sono riconducibili anche alla creazione di un modello di gestione delle diverse azioni basato su confronti costanti e circolarità delle informazioni, con l’obiettivo di valorizzare le diverse sensibilità professionali e competenze presenti all’interno dell’unità di ricerca, giungendo a proposte e soluzioni il cui punto di forza è l’integrazione di visioni culturali ed esperienziali differenti”.
Aperto dai saluti del Rettore, prof. Salvatore Cuzzocrea, del Pro Rettore all’internazionalizzazione, prof. Antonino Germanà, e del Direttore del Dipartimento di Civiltà Antiche e Moderne, prof. Giuseppe Giordano, il Convegno è introdotto dal prof. Francesco Pira, responsabile scientifico del progetto per l’Italia, che illustrerà il percorso di ricerca, i suoi obiettivi ed i risultati, soffermandosi sul contributo dell’unità di ricerca dell’Università di Messina.
La prima sessione dei lavori, moderata dal prof. Francesco Rende e dedicata ai “Modelli innovativi di didattica inclusiva”, vede la partecipazione di illustri sociologi, come il prof. Giovanni Boccia Altieri dell’Università di Urbino, di costituzionalisti come il prof. Alessandro Morelli dell’Università di Messina, nonché di esperti nell’analisi delle metodologie didattiche, come la prof.ssa Susanna Sancassani, responsabile del Centro METID, il servizio di Metodi e Tecnologie Innovative per la Didattica del Politecnico di Milano, che tratterà della tecnologia applicata ai processi educativi.
La seconda sessione, presieduta dalla prof.ssa Carmela Mento, approfondisce il tema degli “Educational Gaming”, essendo incentrata sullo sviluppo di una metodologia innovativa attraverso giochi educativi applicati alla disabilità e alla riabilitazione. Dibatteranno il dott. Francesco Bocci, Psicoterapeuta, Founder Video Game Therapy, la dott.ssa Fortuna Imperatore Game designer creatrice del videogioco Freud’s Bones, la prof.ssa Anna Maria Passaseo, Università di Messina, e il dott. Umberto Spaticchia, Graphic designer.
Le conclusioni sono affidate al prof. Prof. Donatello Smeriglio, Direttore percorso TFA Sostegno – VIII Ciclo dell’Ateneo peloritano.
All’evento parteciperanno, tra gli altri, circa cento professori della scuola media superiore interessati all’implementazione di metodologie innovative e inclusive per la didattica digitale.
L’Università di Messina – ha concluso il prof. Pira – consegna al mondo della formazione ed alla società civile le linee guida di una didattica che mette al centro lo studente “oggi”, che intende avvalersi delle opportunità che il progresso tecnologico consente e riconosce l’importanza dei nuovi codici comunicativi come strumento, forse l’unico, per veicolare valori ampiamente e storicamente condivisi, e conservare quel patrimonio culturale comune che identifica e unisce, nel tempo, le generazioni”.