Venerdì 12 maggio presso il COSPECS, organizzato dal Centro Studi Universiteatrali di Messina si svolgerà una giornata di studi col fine di esplorare l’eredità attoriale di Giovanni Grasso e Angelo Musco, convocandola, data la presenza di numerosi artisti, anche nel presente di una contemporaneità irrisolta.
Al contrario di altre situazioni territoriali italiane, infatti, la Sicilia sembra aver fatto raramente i conti con la genealogia attoriale che la riguarda. L’inopinata analogia meldolesiana con la scena russa individua, tra XIX e XX secolo, il momento topico di una svolta destinata ad imporre, secondo una felice definizione, l’«isola delle differenze» in un milieu internazionale: «Capita spesso che, nella vita teatrale, una situazione marginale si ripresenti d’improvviso più avanzata di tutte le altre [...] E dire che tanto la Russia quanto la Sicilia [...] erano state considerate dagli attori migranti terre basse, di conquista. Chi avrebbe supposto che sarebbero diventate patria della nuova cultura scenica? Gli spiazzamenti antisignorili di questo tipo hanno fatto spesso nella storia il bello del teatro, ma raramente con tale nettezza».