Sono passati trent’anni dalla morte di Nicholas Green, il bimbo americano divenuto un simbolo nazionale per la promozione della cultura della donazione degli organi.
Era il 29 Settembre 1994 quando due banditi scambiarono l’auto dei Green per quella di un gioielliere e la crivellarono di proiettili colpendo Nicholas che dormiva sul sedile posteriore. Quest’anno, nello stesso giorno, il papà e la mamma di Nicholas saranno nuovamente a Messina, nella città e nell’ospedale che accolse il bimbo e dove poi purtroppo morì l’1 Ottobre dopo aver donato tutti i suoi organi.
Reginald e Maggie Green, infatti, il 29 Settembre prenderanno parte – nell’Aula Magna del Rettorato - alla III° International Conference “DONARTE” 2024, promossa dalle UOC Servizio di Anestesia e UOC Rianimazione con Terapia Intensiva dell’AOU “G. Martino” di Messina; una manifestazione che coniuga scienza e arte, ponendo al centro dell’attenzione il tema della donazione degli organi.
L’ospedale universitario che nel 1994 accolse in rianimazione il piccolo Nicholas, divenuto emblema di un processo a cascata di amore e solidarietà che presto si estese in tutta Italia, rinnova il suo impegno su questo argomento e accende i riflettori con un evento in cui i genitori saranno protagonisti.
L'inaugurazione del congresso è prevista per domenica 29 settembre, a partire dalle 9, e i lavori proseguiranno il 30 Settembre e l’1 Ottobre con la partecipazione e il coinvolgimento di esperti provenienti da diversi paesi del mondo, anche da realtà in cui non vi è una sensibilizzazione alla donazione degli organi né sul fronte culturale, né sul fronte normativo. Al congresso saranno presenti anche alcune delle persone che hanno ricevuto gli organi di Nicholas e che oggi continuano a vivere grazie a lui.
Un evento organizzato in sinergia con l’Università di Messina, il CEFPAS, e la DONARTE Association for Organ donation and Transplantation. All’attività scientifica si affiancano alcune iniziative parallele di sensibilizzazione sociale: il 28 Settembre i Transplant games, gara di canoa aperta ai trapiantati, alle loro famiglie, ai relatori e a chiunque voglia condividere la gioia del dono, organizzata dal Rowing Club Peloro, dalle 16 alle 20 presso il Lido del Tirreno.
Il congresso sarà anche occasione per visitare la mostra temporanea, allestita nell’atrio del Rettorato dove i visitatori potranno ammirare opere espressione di diverse forme d’arte: pittura, scultura, fotografia, poesia. Ambiti oggetto del Premio DONARTE 2024 i cui vincitori, per ogni sezione, saranno premiati in occasione di una kermesse artistica di sensibilizzazione sociale in programma domenica 29 Settembre alle ore 20 presso il cortile del Rettorato. Ingresso libero per tutti i cittadini che desiderano partecipare.
“Rinnoviamo il nostro impegno su questo tema – afferma la Prof.ssa Anna Teresa Mazzeo – perché convinti anche del ruolo che l’Università detiene nel promuovere la donazione degli organi.
Quest’ultimo argomento e la medicina dei trapianti sono tra i settori che più hanno beneficiato di importanti progressi nella medicina contemporanea. È riconosciuto come il personale sanitario giochi un ruolo fondamentale nella precoce identificazione del potenziale donatore, nel processo di comunicazione con la famiglia, nel creare una maggiore consapevolezza a livello globale.
Conoscere l’essenza della vita e della morte è un principio che coinvolge trasversalmente qualsiasi disciplina Medico-Chirurgica, superando l’attuale percezione di una tematica appannaggio di alcuni settori ma che certamente trova nelle Scuole di Specialità di Anestesia e Rianimazione il luogo della formazione dei professionisti del futuro.
L’ Università gioca, dunque, un ruolo importantissimo nella diffusione della cultura della donazione, attraverso un adeguato percorso formativo dei propri studenti, attraverso la promozione di progetti di ricerca scientifica, attraverso la collaborazione con gli Enti preposti quali il CRT e il CNT”.