Progetto Laghi Vivi 2, avviate le attività di ricerca al CHIBIOFARAM

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Nell’ambito del PO FEAMP 2014-2020, la Regione Sicilia, attraverso il Dipartimento della Pesca Mediterranea, ha attivato alcune misure a titolarità per il recupero, conservazione e sviluppo sostenibile delle aree umide e delle acque interne regionali. La misura 2.51 nello specifico ha visto selezionato un progetto presentato da una compagine di partners pubblici per la realizzazione di un centro ittiogenico in prossimità del Lago di Lentini, noto anche come Biviere di Lentini. Il capofila è il Comune di Lentini, Responsabile del progetto il dott. Salvatore Lombardo, e nell’ATS sono entrati i comuni di Scordia, Militello Val di Catania, Carlentini, Francofonte, il Dipartimento dell'Acqua e dei Rifiuti dell'Assessorato dell'Energia e dei servizi di pubblica utilità, Libero Consorzio Comunale di Siracusa, Città Metropolitana di Catania e Consorzio di Bonifica 10 Siracusa-Lentini.

Il partner scientifico è stato individuato nell’Università di Messina attraverso una convenzione stipulata col Dipartimento di Scienze Chimiche, Farmaceutiche ed Ambientali e le ricerche affidate alla responsabilità del Prof. Fabio Marino, ordinario del VET/03 e docente di ittiopatologia. Le attività di ricerca prevedono lo studio delle biocenosi, la valutazione dello stato di salute dell’ittiofauna del lago e lo studio ex-ante dell’incidenza del costruendo impianto ittiogenico. Coinvolti nella ricerca, ognuno per le specifiche competenze, i Proff. Nancy Spanò, Giovanni Lanteri, Domenico Trombetta, Carmelo Iaria, Serena Savoca, Antonella Smeriglio e Fabiano Capparucci, con i dottori Sabrina Natale, Dario Di Fresco, Claudio Gervasi, Mariachiara Costanzo, Claudio D’Iglio e Giovanni Brancato del Dipartimento CHIBIOFARAM, e i Proff. Gabriella Gaglio, Gioele Capillo e Marco Albano, con il dott. Giovanni De Benedetto di SCIVET. 

Gli studenti di Biologia ed Ecologia dell’Ambiente Marino Costiero di UNIME e un centinaio di studenti di alcune scuole di Scordia e Militello hanno già avuto modo di conoscere il sito e approcciarsi alla ricerca affiancando i ricercatori nelle giornate di campionamento. 

Il Centro ittiogenico, la cui realizzazione è a carico del Comune di Lentini, produrrà specie ittiche endemiche da reimmettere nel lago e in bacini lacustri e fluviali siciliani e sarà un centro dimostrativo, una stazione di formazione pratica di campo al servizio delle scuole e delle università siciliane, ma anche un laboratorio “a cielo aperto” per i ricercatori del settore. L’obiettivo generale del progetto è la valorizzazione di un lago pressoché sconosciuto, che da circa 40 anni è adibito alla sola fornitura di acqua per uso agricolo e industriale e non fruibile né visitabile, sebbene sia diventato un sito di interesse naturalistico per la fauna che lo ha negli anni colonizzato. È frequente infatti osservare cicogne, aironi, garzette, poiane e falchi, che sono stanziali e nidificano sulle sponde del lago, ma si riportano anche occasionali avvistamenti di specie meno comuni, quali gru e pollo sultano. Il progetto ha pertanto importanti potenziali ricadute di terza missione rinforzando la presenza dell’Ateneo nel territorio, divulgando le attività di ricerca e diffondendo il sapere scientifico ai cittadini già in età scolare.