Prestigiosa pubblicazione dell’Università di Messina su Nature Reviews Methods Primers

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Prestigiosa pubblicazione dell’Università di Messina su Nature Reviews Methods Primers
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Il gruppo di Chimica Analitica e di Chimica degli Alimenti dell’Università di Messina, coordinato dal Prof. Luigi Mondello e dalla Prof.ssa Paola Dugo, torna protagonista con una pubblicazione sulla prestigiosa rivista Nature, tra le più importanti nella comunità scientifica mondiale, la prima per fattore d’impatto nel 2023 secondo Google Scholar Rank. 

Lo studio, pubblicato sul numero di novembre (https://www.nature.com/articles/s43586-023-00269-0), ha come titolo “Comprehensive two-dimensional liquid chromatography” (autori: L. Mondello, P. Dugo, P. Donato, M. Herrero, L. Montero, O.J. Schmitz) e cattura in maniera critica lo stato dell’arte delle tecniche bidimensionali comprehensive basate sulla cromatografia liquida, in termini di hardware, software e best practices. Tra gli autori messinesi compaiono, oltre al Prof. Luigi Mondello, la Prof.ssa Paola Dugo e la Prof.ssa Paola Donato che negli anni hanno contribuito significativamente all’avanzamento e sviluppo delle tecniche bidimensionali.

Inoltre, questo Primer discute approfonditamente le fasi di raccolta, elaborazione e analisi dei dati, con un'esplorazione delle moderne sfide e delle possibili soluzioni. Diversi illustrativi esempi dimostrano come l’aumento di risoluzione offerto dalle tecniche LC×LC abbia giocato un ruolo cruciale nella caratterizzazione approfondita di campioni complessi non volatili, ad esempio in ambito farmaceutico, alimentare, dei polimeri e degli “-omics”. 

Nelle conclusioni gli autori delineano infine le prospettive future delle tecniche multidimensionali, auspicando una maggiore attenzione da parte dei ricercatori verso le attuali tematiche della sostenibilità ambientale, in termini di strumentazione e metodi “green”. 

Il gruppo di chimica analitica del prof. Mondello opera da un ventennio nel campo delle tecniche multidimensionali, ed ha fornito contributi pionieristici allo sviluppo di strumentazioni prototipali, metodi di analisi ad altissima risoluzione e software dedicati. La scuola di Messina ha sempre rappresentato un importante punto di riferimento nel panorama scientifico nazionale ed internazionale, ed è stata fulcro promotore di nuove idee e conoscenze, nonché di formazione di esperti del settore. 

Il primo progetto quadriennale, intitolato “Training Youngh Researcher in Miniaturized Comprehensive Liquid Chromatography”, è stato finanziato nel 2004 dalla Comunità Europea con 1.194.000 Euro. Questa tipologia di “Research Training Network” prevedeva l’addestramento di giovani ricercatori, prima o dopo il conseguimento del dottorato di ricerca, in diverse sedi internazionali (Università di Messina, Università di Oslo, Università di Amsterdam, Università di Karlstad, Università di Pardubice, l’ESPCI di Parigi (Scuola Superiore di Fisica e Chimica Industriale). La prima pubblicazione frutto della ricerca pioneristica dell’Università di Messina apparse nella prestigiosa rivista “Analytical Chemistry” dell’American Chemical Society (ACS) nel 2004, dimostrando per la prima volta la possibilità di accoppiamento on-line di due tecniche di cromatografia liquida fino ad allora inesplorate.