PRIN 2022 PNRR SH - Social Science and Humanities

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PNRR - Missione 4, Componente 2, Investimento 1.1Bando Prin 2022 PNRR - Decreto Direttoriale n. 1409 del 14-09-2022

L’Università di Messina ha ottenuto finanziamenti per n. 25 progetti nella seguente AREA ERC (European Research Council) SH - Social Science and Humanities

Responsabile  CAMPAGNA Lorenzo (PI)

Dipartimento  CIVILTÀ ANTICHE E MODERNE

Codice  P2022KKJ55_001 CUP J53D23017720001 

Contributo MUR: € 100.000,00 - Importo Totale: 100.000,00

Settore ERC        SH6

Description of the project, aims and expected results

The project aims to enhance the understanding of seismic phenomena in the ancient Mediterranean by expanding research beyond the destructive effects of earthquakes to explore the material and immaterial impacts on ancient communities living near active seismic faults. Surface manifestations such as ground fractures and thermal springs offer valuable insights for both structural geology and archaeological research, particularly in relation to ancient communities' mythological and adaptive responses to seismic risks.

Hierapolis di Phrygia (Turkey) serves as a key site, situated on an active fault that has shaped its history through frequent earthquakes. The project will leverage over fifty years of archaeological findings at this site by employing an integrated research protocol that combines Earth Sciences with stratigraphic archaeological methods.

The research will focus on two main areas:

Reconstructing the seismic history of Hierapolis by analysing seismic features to identify and date paleo-earthquakes and subsequent historical seismic events.

Examining the interplay between the geological conditions and settlement dynamics from the city’s founding in the late 3rd century BC to its decline in the 7th century AD. This will involve studying how the ancient community adapted to seismicity, including their religious interpretations of seismic phenomena and architectural solutions that integrated ground fractures into the urban landscape.

An online platform will facilitate data sharing and collaboration among the diverse disciplines involved in the project.

Responsabile   CAMPOLO Maria Gabriella (PI)

Dipartimento   ECONOMIA

Codice  P2022HKP7L_001 CUP J53D23016930001

Contributo MUR: € 209.254,00 - Importo Totale: € 209.254,00

Settore ERC        SH3

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Nell'attuale contesto economico, è importante esplorare approcci innovativi per integrare i gruppi vulnerabili nel mercato del lavoro, con l'obiettivo di ridurre le disuguaglianze e promuovere l'inclusione sociale. L'identificazione degli ostacoli all'inclusione è fondamentale per sviluppare interventi politici mirati. Per combattere efficacemente la discriminazione sul mercato del lavoro è, quindi, necessario comprenderne i fattori trainanti sulla base di modelli di discriminazione statistica e “di gusto”.

L’obiettivo di EAGLES è favorire l'inclusione sociale dei gruppi vulnerabili individuando e superando le barriere presenti nel mercato del lavoro, attraverso metodi di ricerca sperimentale e di azione partecipativa. EAGLES si propone di analizzare in che misura la discriminazione etnica e di genere incide sull'accesso al mercato del lavoro italiano per le comunità minoritarie. Verranno valutati attentamente i mediatori e i moderatori critici che influenzano i modelli discriminatori, determinando così l'impatto sui livelli di occupazione. 

EAGLES include un’indagine quantitativa che include anche un esperimento basato sulla somministrazione di vignette con protagonisti i selezionatori del personale (recruiters) e un’indagine qualitativa svolta attraverso la conduzione di focus group con soggetti vulnerabili. 

I risultati verranno analizzati per identificare i meccanismi sottostanti e proporre rimedi alla discriminazione osservata. Le misure e i fattori esplicativi della discriminazione informano lo sviluppo di strategie per porre rimedio ai pregiudizi nel mercato del lavoro. 

L'obiettivo finale è quello di creare approcci politici innovativi per l'inclusione e l'occupazione di qualità dei gruppi vulnerabili, contribuendo a risposte politiche basate sull'evidenza per l'inclusione della società.

Description of the project, aims and expected results

In the current economic context, it is relevant to explore new and innovative approaches to integrate vulnerable groups into the labor market, aiming to reduce inequalities and promote social inclusion. Identifying barriers for inclusiveness is highlighted as crucial for developing targeted policy interventions. To combat labor market discrimination effectively, understanding its driving factors based on statistical and taste-based discrimination models is necessary. The former occurs when the judgement of an individual depends on group characteristics rather than those of the individuals. The latter occurs when agents (either employers or customers) prefer a certain group of individuals over another based on tastes, rather than any economic rationale. The goals of project, employing experimental and participatory action research methods, are to promote social inclusion for vulnerable groups by addressing barriers in the labor market. Specifically, it analyzes the impact of ethnic and gender discrimination on minority groups' access to the Italian labor market. The research includes a vignette experiment to understand discriminatory processes and involves recruiters in assessing candidates for career advancement. Focus groups with minority participants provide insights into discriminatory practices faced during job searches or employment. Results are analyzed to identify underlying mechanisms and propose remedies for observed discrimination. Measures and explanatory drivers of discrimination inform the development of strategies to remedy bias in the labor market. The ultimate goal is to create innovative policy approaches for the inclusion and quality employment of vulnerable groups, contributing to evidence-based policy responses for societal inclusion.

Responsabile   CASCIO Giovanni (PI)

Dipartimento   CIVILTÀ ANTICHE E MODERNE

Codice  P2022XB5PM_001 CUP J53D23016560001

Contributo MUR: € 109.853,00 - Importo Totale: € 109.853,00 

Settore ERC        SH5

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Francesco Petrarca è figura di primo piano nella storia della cultura europea. Se il suo ruolo di fondatore della moderna poesia lirica è stato oggetto di indagini approfondite, mancano ancora studi mirati sul suo contributo in altri ambiti, che pure hanno inciso in maniera significativa sulla formazione della comune identità europea. Il progetto si pone l’obiettivo di colmare una di queste lacune, ricostruendo le forme della ricezione di idee e temi petrarcheschi destinati a influenzare la letteratura e il pensiero occidentale nell’età della Riforma e della Controriforma. Indagini preliminari mostrano, infatti, come alcuni intellettuali protestanti abbiano fatto ricorso alle opere politiche di Petrarca e come questa ‘appropriazione’ lo abbia collocato in una posizione di spicco tra i precursori del protestantesimo. Il progetto si propone di indagare i prodromi tardomedievali nonché gli sviluppi di tale fenomeno nella prima età moderna, muovendo dall’analisi di un corpus di testi provenienti da diverse aree culturali. L’unità di Messina, in particolare, si occuperà della circolazione e del riuso degli scritti anticuriali (il Liber sine nomine e i cosiddetti Sonetti Babilonesi) e di alcuni apocrifi di argomento analogo. Attraverso lo studio dell’interazione tra ricezione letteraria e finalità ideologiche in ambienti culturalmente diversificati, il progetto consentirà un’accurata ricognizione del ruolo svolto da alcuni scritti petrarcheschi in una fase cruciale della storia europea, e, a un livello più generale, condurrà anche a sostanziali progressi nella messa a punto e nel perfezionamento di strumenti analitici per lo studio del (ri)uso di testi letterari in chiave ideologica.

 

 

Responsabile   CESARONI Fabrizio

Dipartimento   ECONOMIA

Codice  P20229YMBZ_003 CUP J53D23015190001

Contributo MUR: € 12.524,00 -  Importo Totale: € 12.524,00

Settore ERC        SH1

Responsabile   CONDELLO Angela

Dipartimento   GIURISPRUDENZA

Codice  P2022P3JPM_003 CUP J53D23018960001

Contributo MUR: € 43.094,00 - Importo Totale: € 43.094,00

Settore ERC        SH2

Responsabile   CUCCIO Valentina

Dipartimento  CIVILTÀ ANTICHE E MODERNE

Codice  P2022XPW4R_002 CUP J53D23017350001

Contributo MUR: € 89.994,00 - Importo Totale: € 89.994,00

Settore ERC        SH4

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Il progetto, attraverso la collaborazione interdisciplinare delle tre unità (UniCa, UniMe, UniCh) in ambiti quali filosofia del linguaggio e della mente, pragmatica sperimentale, scienze cognitive, psichiatria e neuroscienze, esamina l’ingiustizia epistemica (IE) nella comunicazione metaforica della malattia mentale focalizzandosi sulla schizofrenia. Lo scopo è analizzare i meccanismi cognitivi e corporei determinanti il fallimento nell'attribuire credibilità (ingiustizia testimoniale) e capacità interpretative (ingiustizia ermeneutica) ai pazienti, confrontando l’uso delle metafore con le controparti letterali. Si ipotizza che l’IE derivi sia dalle difficoltà dei pazienti nell’usare le metafore sia dagli stereotipi negativi (sociali e morali) degli interpreti. Indagheremo le radici cognitive e corporee di questo fallimento comunicativo 1) dalla prospettiva dell’interprete (UniCa), 2) dalla prospettiva del paziente (UniMe), e 3) nella loro interazione (UniCh). La metafora rappresenta una risorsa preziosa per migliorare la sintonia comunicativa e prevenire l’IE, permettendo ai pazienti di esprimere la loro malattia e il loro rapporto con essa, e agli altri (famiglie, medici, professionisti sanitari, ecc.) di comprenderne l’esperienza. I risultati miglioreranno la comprensione degli aspetti linguistici e cognitivi dell’uso della metafora nella comunicazione sulla malattia mentale, con impatti accademici, sociali e sulle politiche pubbliche e sanitarie. Sarà sviluppata una campagna sociale basata su dati sperimentali per sensibilizzare il pubblico. I risultati renderanno possibili nuovi interventi riabilitativi e pratiche di cura prevenire l’IE. Il progetto è in linea con il tema strategico del "Benessere Umano" e affrontando i cluster "Salute" e "Cultura, Creatività e Società Inclusiva" (1 e 2), promuovendo una società che garantisca comunicazione inclusiva e reciproca.

Description of the project, aims and expected results

Through interdisciplinary collaboration of three research units (UniCa, UniMe, UniCh) in areas such as philosophy of language and mind, experimental pragmatics, cognitive science, psychiatry, and neuroscience, the project examines epistemic injustice (EI) in metaphorical communication related to mental illness, focusing on schizophrenia. It explores cognitive and bodily mechanisms behind the failure to attribute credibility (testimonial injustice) and interpretive capacities (hermeneutical injustice) when using metaphors versus literal language. We hypothesize that both patients' difficulties in using metaphors and interpreters' negative social and moral stereotypes contribute to both types of EI. The cognitive and bodily roots of this communicative failure will be investigated from 1) the interpreter's perspective (UniCa), 2) the mental-ill speaker's perspective (UniMe), and 3) their interaction (UniCh). Metaphor is proposed as a valuable resource to prevent EI, allowing patients to express both their illness and their relationship to it, and allowing relevant others (families, doctors, healthcare professionals, etc.) to access the patient’s experience. Results will advance the understanding of linguistic and cognitive aspects of metaphor use in mental illness communication, with academic, social, public policy and healthcare institutions impact. A social campaign based on experimental data and stakeholder engagement will be developed, aiming to impact the general public. The outcomes will also inform novel rehabilitative interventions and social care practices to prevent EI. This aligns with the strategic topic of 'Human Wellbeing,' addressing the 'Health' and 'Culture, Creativity, and Inclusive Society' clusters (1 and 2), fostering a society that ensures inclusive communication and mutual understanding.

 

Responsabile   DE ANGELIS Alessandro (PI)

Dipartimento  CIVILTÀ ANTICHE E MODERNE

Codice  P2022YWS8T_001 CUP J53D23017360001

Contributo MUR: € 145.777,00 - Importo Totale: € 145.777,00

Settore ERC        SH4

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Descrizione: I dialetti gallo-italici della Sicilia rappresentano il risultato di migrazioni medievali dall’Italia nord-occidentale. A causa del prolungato contatto con le varietà siciliane limitrofe, questi dialetti costituiscono un vero e proprio laboratorio naturale per indagare alcuni aspetti del contatto linguistico, in particolare il prestito strutturale, che intacca livelli della lingua quali fonologia, morfologia e sintassi. A tale riguardo, un fatto finora non indagato riguarda il fatto che, mentre il lessico, la sintassi e la morfologia derivativa sono fortemente interferiti, il sistema fonetico e fonologico appaiono molto conservativi.

Finalità: Il presente progetto mira a indagare le cause soggiacenti che potrebbero motivare tali differenze in diverse sotto-aree della grammatica della lingua ricevente, relativamente all’accettazione o meno di presti strutturali. In tale prospettiva, i dialetti gallo-italici della Sicilia costituiscono un banco di prova per la teoria generale sul contatto linguistico, specie in relazione alle dinamiche sociolinguistiche.

Risultati attesi:

Una delle ipotesi da verificare nel presente progetto è che la notevole conservazione del sistema fonetico e fonologico, a fronte di una notevole quantità di prestiti lessicali, nasconda motivazioni di carattere sociolinguistico. 

Un secondo punto di interesse teorico riguarda la possibilità, da parte della lingua ricevente, ad accettare in larga misura il prestito strutturale. L’accoglimento di strutture sintattiche dal siciliano al gallo-italico potrebbe dipendere dalla crescente presenza di Gallo-Italici divenuti progressivamente sicilianofoni, con un conseguente e significativo aumento di parlanti bilingui.

Description of the project, aims and expected results

Description: Gallo-Italic varieties spoken in Sicilyare the result of medievalimmigrations from north-western Italy. Due to the long-term contact with Sicilian varieties, these dialects can represent an excellent testing ground for the language contact theory, particularly with regard to the structural borrowing, that is borrowing that affects grammatical levels such as phonology, morphology and syntax. In the surveys on the interference exerted by Sicilian (and Regional Italian) on Gallo-Italic, an oddity has not yet been highlighted. Judging at least from lexicon and syntax (as well as from the derivative morphology), Gallo-Italic varieties of Sicily seem to be located at the highest levels of the borrowing hierarchy, showing a considerable amount of structural elements transferred by the donor languages. Conversely, the phonetic and phonological system looks very conservative, by contrasting with what we get from the otherlevels of analysis.

Finality: The present project aims at investigating the underlying causes which could motivate possible differences in the sub-areas of the grammatical system of the recipient languagein accepting borrowings. In this perspective, Gallo-Italic dialects of Sicily constitute a testing ground for the general theory of contact-induced change, especially in relation to sociolinguistic dynamics.

Expected results: One of the hypothesis to be tested in this pilot study is that the strong conservation of the phonetic and phonological system, despite the large amount of lexical borrowing, would hide sociolinguistic motivations.

A second point of theoretical interest concerns the aptitude, on the part of the recipient language, to accept a massive structural transfer. We argue that the massive transfer of syntactic structures from Sicilianto Gallo-Italic couldresult from the growing proficiency of Gallo-Italic nativespeakers in Sicilianas well as from their increasing degree of bilingualism.

Responsabile  FEDERICO Angelo

Dipartimento  GIURISPRUDENZA

Codice  P20228T8TJ_002 CUP J53D23018760001

Contributo MUR: € 49.000,00 - Importo Totale: € 49.000,00

Settore ERC        SH2

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Il progetto di ricerca Restoring Biodiversity as a tool for Climate Change Mitigation mette insieme competenze specialistiche di giuristi, urbanisti e botanici per affrontare il tema del ripristino ambientale, oggetto di un recente regolamento europeo (Reg. 2024/1991). Si intende verificare se lo strumento oggi privilegiato dall’Unione del ripristino, ad es. degli ecosistemi agricoli e marini, della rivalutazione delle aree interne ecc., possano costituire un efficace strumento di mitigazione del cambiamento climatico. Punto di osservazione e di sperimentazione circa le misure di ripristino sono alcune aree della Sicilia.

Il progetto coinvolge tre unità di ricerca: l’unità centrale, che fa capo all’Università di Catania; l’unità di Messina, composta da giuristi e da una biologa marina; l’unità di Palermo, composta da botanici.

All’unità di Messina, di cui è responsabile il Prof. Angelo Federico, è affidato il compito di approfondire i temi legati al ripristino nella disciplina del danno ambientale, con specifico riferimento alla biodiversità dello Stretto di Messina e dell’Area Marina Protetta di Capo Milazzo.

L’unità messinese persegue l’obiettivo di creare un modello interdisciplinare che proponga interventi di ripristino e di riparazione individuando gli strumenti normativi più adeguati. Si intende anche avviare il dibattito scientifico sul tema, organizzando seminari e convegni a taglio interdisciplinare. I risultati della ricerca saranno divulgati con pubblicazioni su riviste scientifiche e si intende predisporre un volume che raccolga e ordini sistematicamente la normativa rilevante in materia di biodiversità, e i contributi della dottrina e della giurisprudenza, quale esito della ricerca condotta, destinato a studiosi e operatori del settore.

Description of the project, aims and expected results

The research project Restoring Biodiversity as a tool for Climate Change Mitigation brings together the specialist skills of lawyers, urban planners and botanists to address the issue of environmental restoration, which is the subject of a recent European regulation (Reg. 2024/1991). The aim is to examine whether the Union's currently favoured instrument of restoration, e.g. of agricultural and marine ecosystems, revaluation of inland areas, etc., can be an effective tool for climate change mitigation.

The project involves three research units: the central unit, which reports to the University of Catania; the Messina unit, composed of lawyers and a marine biologist; and the Palermo unit, composed of botanists.

The Messina unit, of which Prof. Angelo Federico is the responsible, is entrusted with the task of investigating restoration issues in the discipline of environmental damage, with specific reference to the biodiversity of the Strait of Messina and the Capo Milazzo Marine Protected Area.

The Messina unit pursues the objective of creating an interdisciplinary model that proposes environmental restoration interventions by identifying the appropriate regulatory tools. It intends to initiate and stimulate scientific debate on the subject, organising seminars and conferences with an interdisciplinary slant. The results of the research will be disclosed with publications in scientific journals, and it intends to prepare a book that systematically collects and orders the relevant legislation on biodiversity, and contributions from doctrine and jurisprudence as the outcome of the research conducted, intended for scholars and practitioners.

 

Responsabile   GUGLIANDOLO Maria Cristina

Dipartimento   MEDICINA CLINICA E SPERIMENTALE

Codice  P2022NF9E8_002 CUP J53D23017020001

Contributo MUR: € 44.213,00 - Importo Totale:

Settore ERC        SH3

Responsabile  IOPPOLO Giuseppe

Dipartimento  ECONOMIA

Codice  P20227NFA4_002 CUP J53D23016630001

Contributo MUR:  € 102.591,00 - Importo Totale: € 102.591,00

Settore ERC        SH7

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Descrizione: Il progetto CE_IPsa coinvolge l'Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” (Prof.ssa Roberta Arbolino, PI, Alessandra De Chiara e Prof. Antonio Lopez) e l'Università degli Studi di Messina (Prof. Giuseppe Ioppolo, CoPI, Prof. Giuseppe Caristi e Grazia Calabrò).

L'obiettivo è definire un framework per promuovere l'interconnessione tra i parchi industriali (IP) e il contesto circostante, basato sui principi della simbiosi industriale e dell'economia circolare.

Finalità: Panoramica teorica della letteratura sulle metodologie di pianificazione, monitoraggio e valutazione della simbiosi industriale e dell'economia circolare.

Analisi e mappatura del tessuto produttivo di un parco industriale selezionato e dell'area circostante (Parco Industriale di Nocera Inferiore - Consorzio Imprese di Fosso Imperatore). Definizione del modello di sviluppo, attraverso (i) l'analisi delle migliori pratiche nazionali e internazionali e (ii) la valutazione dell'esistenza di potenziali sinergie nelle aree. 

Definizione del Piano di Sviluppo, che coinvolge (i) l'identificazione di adeguate misure di impatto; (ii) la valutazione della fattibilità degli interventi inclusi nel modello di sviluppo; (iii) l'identificazione del set di interventi e (iv) la definizione del set di incentivi pubblici necessari per l'implementazione del modello. Costruzione di un Sistema di Supporto alle Decisioni per supportare i responsabili politici e gli imprenditori nel perseguire una pianificazione integrata degli interventi di simbiosi industriale e economia circolare.

Output: Report finale che integra i risultati e i deliverable di tutte le fasi del progetto.

Description of the project, aims and expected results

The project CE_IPsa involves University of Study of Naple “L’Orientale” (Prof. Roberta Arbolino, PI, Alessandra De Chiara and Prof. Antonio Lopez) and the University of Study of Messina (Prof. Giuseppe Ioppolo, CoPI, Prof. Giuseppe Caristi and Grazia Calabrò). 

It aims at defining a modelling framework for promoting the interconnection between industrial parks (IP) and the surrounding context, based on the principles of industrial symbiosis and circular economy. Project phases: 

1. Theoretical overview of the literature on planning, monitoring and evaluation methodologies of IS/CE. 

2. Analysis and mapping of the production fabric of a selected industrial park and the surrounding area (Industrial Park of Nocera Inferiore - Consorzio Imprese di Fosso Imperatore)

3. Definition of the Development model, through the (i) analysis of national and international best practices and the (ii) assessment of the existence of potential synergies in the areas. 

4. Definition of the Development Plan, involving (i) the identification of proper impact measures; (ii) the evaluation of the feasibility of the interventions included in the development model; (iii) the identification of the set of interventions and iv) the definition of the set of public incentives necessary for implementing the model. 

5. Construction of a Decision Support System for supporting policymakers and entrepreneurs to pursue an integrated planning of IS/CE interventions.

Output: Final Report integrating results and deliverable from all the phases of the project. 

 

Responsabile     MAGAZU' Salvatore

Dipartimento  SCIENZE MATEMATICHE E INFORMATICHE, SCIENZE FISICHE E SCIENZE DELLA TERRA

Codice  P2022TA5M8_003 CUP J53D23017790001

Contributo MUR: € 35.760,00 - Importo Totale: € 35.760,00

Settore ERC        SH6

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Il Progetto “SOUTH RISK: from data collection to monitoring interventions and risk prevention. A southern history” è focalizzato sulla relazione tra uomo e ambiente nel Sud Italia tra il XVIII e il XX secolo, concentrandosi sull'interazione tra cittadini e istituzioni nella gestione delle risorse ecologiche, produttive e politiche. Riflette sulla sostenibilità delle azioni umane sull’ambiente e sui rischi legati a mutamenti naturali accidentali o alla gestione negligente dell’equilibrio ecologico. Il progetto ricostruisce la storia della ricerca scientifica e degli istituti creati per studiare fenomeni naturali, come cambiamenti meteorologici, terremoti ed eruzioni, che hanno avuto un impatto diretto sulle attività umane e sulla salute. Allineato con le più recenti ricerche internazionali di Storia Ambientale, si propone di sviluppare strumenti cognitivi per prevenire o mitigare i rischi derivanti da eventi disastrosi. Il progetto coinvolge un team interdisciplinare di esperti in storia della scienza e delle istituzioni, provenienti da ambiti umanistici e scientifici, garantendo una comprensione approfondita delle motivazioni generali e tecniche.

Si propone di ricostruire la storia delle ricerche sui fenomeni naturali nel Sud Italia e comprendere come queste conoscenze siano state impiegate per prevenire rischi e gestire disastri naturali. Prevede di sensibilizzare il pubblico su questi temi tramite una piattaforma digitale, eventi pubblici e mostre.

I risultati attesi includono la creazione di un database digitale, l'allestimento di mostre pubbliche e la pubblicazione di articoli scientifici. L'unità MIFT dell'Università di Messina si occuperà del restauro di strumenti antichi per il monitoraggio sismico e meteorologico, che saranno esposti al pubblico.

Description of the project, aims and expected results

The “SOUTH RISK: from data collection to monitoring interventions and risk prevention. A southern history” project focuses on the relationship between humans and the environment in southern Italy from the 18th to the 20th centuries, concentrating on the interaction between citizens and institutions in managing ecological, productive, and political resources. The project reflects on the sustainability of human actions on the environment and the risks posed by accidental natural changes or the negligent management of ecological balance. It reconstructs the history of scientific research and institutions established to study natural phenomena, including meteorological changes, earthquakes, and eruptions, which have directly impacted human activities and health. According to recent international research in Environmental History, the project aims to develop cognitive tools to prevent or mitigate the risks arising from disastrous events.

The project involves an interdisciplinary team of experts in the history of science and institutions from both the humanities and scientific fields, ensuring a thorough understanding of general and technical motivations.

It aims to reconstruct the history of research on natural phenomena in southern Italy and to understand how this knowledge has been used to prevent risks and manage natural disasters. The project also seeks to raise public awareness on these topics through a digital platform, public events, and exhibitions.

Expected outcomes include the creation of a digital database, the organization of public exhibitions and scientific articles. MIFT Department of Messina University will restore historical instruments used for seismic and meteorological monitoring, which will be displayed to the public.

Responsabile  MARCIANO' Angela

Dipartimento  GIURISPRUDENZA

Codice  P2022H89ZS_003 CUP J53D23018860001

Contributo MUR: € 25.700,00  - Importo Totale: € 25.700,00

Settore ERC        SH2

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Di fronte al dilagare della disoccupazione della popolazione nella fascia di età tra i 15 e i 29 anni, aggravata dalla pandemia da Covid-19, si rende indifferibile una strategia interistituzionale al fine di accrescere l’occupabilità dei più giovani.
In quest’ottica, l’UE ha designato il 2022 come “Anno europeo dei giovani” con l’obiettivo generale, in linea con la Strategia UE per la gioventù 2019-2027, di intensificare gli sforzi delle istituzioni europee, degli Stati membri e delle autorità regionali e locali, assieme agli attori della società civile, per responsabilizzare i giovani e promuovere migliori opportunità di accesso al mercato del lavoro.
A livello nazionale il sostegno ai giovani, ed in modo specifico il rafforzamento delle loro competenze in prospettiva occupazionale, rappresenta una delle tre priorità trasversali del PNRR.
Si registrano, inoltre, interventi regionali per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani.
In tale contesto, la ricerca si propone di effettuare un’indagine sugli strumenti predisposti dal legislatore nazionale e regionale (con un focus sulle Regioni Puglia e Sicilia), valutandoli alla luce delle politiche occupazionali adottate dall’Unione europea per favorire il reskilling dei giovani e un efficace inserimento nel mercato del lavoro.
Si intende in particolare verificare se i meccanismi allo stato esistenti siano idonei, in termini di efficacia e di effettività, ad integrare una strategia di sistema che punti alla creazione di lavoro di qualità.
L’obiettivo è individuarne le criticità e le possibili soluzioni per rimuoverle, fornendo alcune indicazioni di policy che siano d’ausilio al decisore pubblico per indirizzare proficuamente le riforme finanziate dal PNRR.

 

Responsabile  MESSINA Michele

Dipartimento  SCIENZE POLITICHE E GIURIDICHE

Codice  P2022RS84X_004 CUP J53D23019020001

Contributo MUR:  € 55.666,00  - Importo Totale:  € 55.666,00

Settore ERC        SH2

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

La ricerca sarà condotta da Unità di Ricerca con sede nelle Università di Genova, Milano-Bicocca, Macerata e Messina. Il progetto esaminerà le strategie legali presenti e future per garantire la gestione sostenibile delle risorse marine. Prendendo spunto dal concetto innovativo di Sustainable Blue Economy recentemente sviluppato in ambito UE, il gruppo di ricerca si concentrerà sui mari attorno all’Italia. Tre unità di ricerca (UR) approfondiranno la regolamentazione, a livello internazionale, europeo e nazionale, delle risorse chiave per l'Italia: (1) risorse biologiche marine (Milano Bicocca); (2) risorse minerarie marine (Macerata); (3) energie rinnovabili (Genova). Partendo dallo stato dell'arte di riferimento, ciascuna UR condurrà un'analisi critica del quadro normativo esistente e svilupperà proposte per migliorare il quadro normativo applicabile a ciascuna tipologia di risorsa. La quarta UR (Messina) completerà la ricerca lavorando in una prospettiva intersettoriale, analizzando le interazioni tra le tre aree focus con l'obiettivo di identificare le strategie di governance e gestione più adatte a bilanciare in modo sostenibile gli interessi (spesso contrastanti) coinvolti. L'obiettivo principale della ricerca sarà quello di identificare strategie giuridiche di azione e di interazione con riguardo ai principali ambiti affidati a ciascuna UR, quindi 1) evidenziando le lacune e i limiti dell'attuale contesto giuridico e 2) suggerendo soluzioni giuridiche volte ad affrontare tali carenze, nell’ottica di realizzare un’economia blu sostenibile che sia effettivamente rispettosa dei valori fondamentali dello sviluppo sostenibile. Il progetto produrrà un volume, una conferenza che coinvolgerà studiosi e stakeholder, un libro bianco e workshop dedicati.

Description of the project, aims and expected results

The research will be carried out by Research Units based at the Universities of Genoa, Milano-Bicocca, Macerata and Messina. The project will investigate present and future legal strategies for ensuring the sustainable management of marine resources. Premised on the innovative concept of Sustainable Blue Economy recently developed within the EU, the research team will focus on the seas around Italy. Three research units (RUs) will delve in depth into the regulation, at the international, European, and national level, of key resources for Italy: (1) marine living resources (Milano Bicocca); (2) marine mineral resources (Macerata); (3) renewable energies (Genova). Starting from the relevant state of the art, each RU will conduct a critical analysis of the existing normative framework and will develop proposals for enhancing the normative framework applying to each type of resource. The fourth RU (Messina) will complement the research working through a cross-sectorial perspective, analysing the interactions among the three focus area with a view to identifying the governance and management strategies best suitable to sustainably balance the (often conflicting) interests involved. The main objective of the research will be to identify legal strategies of actions and interactions with regard to the main areas entrusted to each RU, thus 1) highlighting the gaps and the limits of the present legal context and 2) suggesting legal solutions aimed at addressing such shortcomings, with a view to achieving a sustainable blue economy which is actually respectful of the core values of sustainable development. The project will produce a volume, a conference involving scholars and stakeholders, a white paper, and dedicated workshops. 

Responsabile  MIGLIARDO Carlo (PI)

Dipartimento  ECONOMIA

Codice  P20227XY5N_001 CUP J53D23016850001

Contributo MUR:  € 165.350,00  - Importo Totale:  € 165.350,00

Settore ERC        SH3

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Breve descrizione Il progetto di ricerca, coordinato dall’Università di Messina (CUP J53D23016850001) in collaborazione con due unità locali: l’Università Mediterranea (CUP C53D23008890001) e Dante Alighieri (CUP C53D23008900001) di Reggio Calabria e si propone di analizzare l’impatto della criminalità organizzata mafiosa sulla performance aziendale, in particolare sull’efficienza tecnica e sugli investimenti in innovazione e ricerca. L’indagine si concentra sul contesto economico italiano, noto per la presenza di organizzazioni criminali che influenzano l’eterogeneità regionale e rappresentano uno dei maggiori ostacoli allo sviluppo economico. 

Finalità: Attraverso un approccio metodologico innovativo, che prevede l'impiego della Data Envelopment Analysis (DEA) e della Stochastic Frontier Analysis (SFA), il progetto si propone di creare un indicatore composito. Questo strumento, aggregando indici specifici che riflettono l'attività delle mafie, intende misurare con maggiore efficacia la presenza della criminalità organizzata su scala locale (comunale, di circoscrizione giudiziaria e provinciale). In una fase successiva, l'indicatore aggregato verrà utilizzato per valutare come la presenza del rischio criminale influisca sull'efficienza tecnica e sulla propensione all'innovazione delle imprese. 

Risultati attesi: Tale analisi punta a fornire un contributo significativo alla comprensione delle dinamiche che intercorrono tra criminalità organizzata e tessuto economico, offrendo spunti per strategie di intervento volte a mitigare gli effetti negativi della criminalità sullo sviluppo aziendale e innovativo. Il progetto si distingue per la sua capacità di integrare strumenti analitici avanzati con un approccio multidisciplinare, al fine di affrontare una tematica di rilevante impatto socio-economico.

Description of the project, aims and expected results

A brief description The research project, coordinated by the University of Messina (CUP J53D23016850001) in collaboration with two local units: the Mediterranean University (CUP C53D23008890001) and Dante Alighieri (CUP C53D23008900001) of Reggio Calabria, aims to analyze the impact of organized Mafia crime on firm performance, specifically technical efficiency and investments in innovation and research. The study focuses on the Italian economic context, which is known for the presence of criminal organizations that influence regional heterogeneity and pose one of the most significant barriers to economic growth.

Purpose: The project's goal is to develop a composite indicator using an innovative methodological approach that includes Data Envelopment Analysis (DEA) and Stochastic Frontier Analysis (SFA). This synthetic indicator, by aggregating specific indices that reflect Mafia activities, aims to measure the presence of organized crime on a local scale (municipal, judicial district, and provincial). In a subsequent phase, the aggregated indicator will be used to assess how the presence of criminal risk affects businesses' technical efficiency and willingness to innovate. 

Expected outcomes: This analysis aims to make a significant contribution to our understanding of the dynamics between organized crime and the economic fabric, providing insights for intervention strategies aimed at mitigating crime's negative effects on business and innovative development. The project is notable for its ability to combine advanced analytical tools with a multidisciplinary approach to address a topic with a significant socioeconomic impact.

Responsabile  MIRALLES ASENSIO Antonio

Dipartimento  ECONOMIA

Codice  P2022P5CHH_002 CUP J53D23015460001

  Contributo MUR:  € 26.632,00  - Importo Totale:  € 26.632,00

Settore ERC        SH1

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Esiste un divario significativo tra la domanda e l’offerta di reni per i pazienti che necessitano di trapianti. Il trapianto renale da donatore vivente è la soluzione più promettente per colmare questa lacuna. In molti casi, un donatore non può donare l’organo a un paziente imparentato a causa di incompatibilità del sangue o dei tessuti.   
 I programmi Kidney Paired Exchange (KPE) rappresentano l'opzione migliore, cercando di superare l'incompatibilità delle coppie donatore vivente-paziente organizzando una sequenza di scambi di donatori tra più coppie. Tuttavia, in molti paesi europei, inclusa l’Italia, i programmi KPE non sono ancora completamente sviluppati e le autorità competenti per i trapianti stanno ancora cercando di rafforzarli.  
 Questo progetto propone un modo per espandere l'uso del KPE in Italia. Ha lo scopo di:  
 1. analizzare i potenziali vantaggi derivanti dall'inclusione in un KPE di quelle coppie compatibili che possono trarre vantaggio dalla loro partecipazione al programma  
 2. individuare le caratteristiche delle coppie a cui consigliare la partecipazione ad un KPE  
 3. proporre un protocollo utilizzabile in Italia per incentivare la partecipazione di coppie compatibili.  
 La teoria della corrispondenza (matching theory) fornisce il background teorico per analizzare questi problemi. Studia come allocare risorse scarse senza utilizzare i prezzi e come dovrebbero essere implementati strumenti alternativi per far incontrare domanda e offerta in modo da massimizzare il benessere. L’assegnazione degli organi ai pazienti in attesa di un trapianto, l’accesso alle università o alle scuole pubbliche, la distribuzione di ventilatori, farmaci antivirali o vaccini, sono tutte applicazioni nella vita reale della teoria dell’abbinamento.

Description of the project, aims and expected results

There is a significant gap between the demand and supply of kidneys for patients who need transplants. Living donor renal transplantation is the most promising solution for closing this gap. In many cases, a donor cannot donate the organ to a related patient due to blood or tissue incompatibility.  

Kidney Paired Exchange (KPE) programs represent the best option, seeking to overcome the incompatibility of living donor-patient pairs by arranging a sequence of swaps of donors among several pairs. However, in many European countries, included Italy, KPE programs are still not fully developed and transplant authorities are still striving to boost them. 

This project proposes a way to expand the use of KPE in Italy. It aims to: 

1. analyse the potential gains of the inclusion in a KPE of those compatible pairs who can benefit from their participation in the program 

2. identify the characteristics of such pairs to whom the participation to a KPE should be advised 

3. propose a protocol that can be used in Italy to incentive the participation of compatible pairs. 

Matching theory provides the theoretical background to analyse these problems. It studies how scarce resources can be allocated without using prices, and alternative instruments to match demand and supply as to maximise welfare should be         implemented. Allocation of organs for patients waiting for a transplant, access to public universities or schools, distribution of ventilators, antiviral drugs or vaccines, are all real-life applications of matching theory. 

Responsabile  POLIMENI Antonio

Dipartimento  INGEGNERIA

Codice  P202292YFW_002 CUP J53D23016640001

Contributo MUR:  € 129.317,00  Contributo MIUR:  € 129.317,00

Settore ERC        SH7

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

L'obiettivo principale del progetto è quello di rispondere alle domande i) Quali sono i determinanti che influenzano il tempo delle navi nei porti container?  2) È possibile stimare dei modelli che mettano in relazione il tempo delle navi nei porti container con fattori nazionali e locali?

Le metodologie che verranno utilizzate nel progetto di ricerca hanno un background teorico nell'ambito dei modelli dei sistemi di trasporto. Più specificamente, i modelli utilizzati saranno modelli statistico-descrittivi, che mettono in relazione il tempo medio delle navi nei porti container (variabile dipendente) con attributi diversi (variabili indipendenti), a livello di paese e di porto. 

Le operazioni e le prestazioni dei porti container sono influenzate dalla loro posizione e dal loro ruolo (ad esempio, porto hub vs. porto feeder) nelle catene di approvvigionamento internazionali e dalla conseguente organizzazione dei servizi marittimi; dall'efficienza del sistema amministrativo del Paese che ospita il porto (es. documentazione, dogana e controlli, ...); dalla dotazione portuale del materiale (ad esempio banchine e banchine, pescaggio massimo, collegamenti con l'entroterra) e infrastrutture immateriali.

L'approccio proposto nel progetto di ricerca consentirà di verificare il livello di dipendenza del tempo delle navi nei porti container in base a fattori sia a livello di paese che a livello di porto.

I risultati di cui sopra aiuteranno a identificare meglio i determinanti che influenzano il tempo delle navi nei porti container a livello locale e nazionale, al fine di gestire in modo efficiente i flussi di container all'interno di porti e terminal.

Description of the project, aims and expected results

The main objective of the project is to respond to the research questions i) What are the determinants that affect the time of ships in container ports? And 2) Is it possible to estimate models that relate the time of ships in container ports to national and local factors? by providing a spatial analysis of the time of ships across container ports of the world.

The methodologies that will be used in the research project have a theoretical background in the transport system models framework. More specifically, the models used will be statistical-descriptive, which put in relation the average time of ships in container ports, as dependent variable, with different attributes, as independent variables, at country and port levels. Container port operations and performances are influenced by their position and role (e.g., hub port vs. feeder port) in the international supply chains, and the consequent organization of the maritime services; by the efficiency of the administrative system of the country that hosts the port (e.g. documentation, custom and checks, …); by the port dotation of material (e.g. quays and docks, maximum draught, hinterland connections) and immaterial infrastructures.

The approach proposed in the research project will allow the level of dependency of time of ships in container ports to be tested from factors both at the country level and port levels.

The above results will help to better identify the determinants that influence the time of ships in container ports at local and country levels in order to efficiently handle container flows inside ports and terminals.

Responsabile RAFFA Valentina

Dipartimento SCIENZE COGNITIVE, PSICOLOGICHE, PEDAGOGICHE E STUDI CULTURALI

Codice  P2022JEYRF_003 CUP J53D23016960001

Contributo MUR:  € 65.850,00  - Importo Totale:  € 65.850,00

Settore ERC        SH3

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

STEPSISTER mira a contrastare le disuguaglianze socio-economiche e culturali e a promuovere l'uguaglianza di genere, sostenendo così la realizzazione dell'obiettivo 5 dello Sviluppo Sostenibile dell'Agenda globale 2030. 

Il progetto intende indagare gli stereotipi e i pregiudizi che permeano la rappresentazione sociale della violenza di genere e che contribuiscono alla vittimizzazione secondaria e terziaria delle persone che hanno subito violenza di genere, indebolendo così l'azione giudiziaria. 

Il progetto sarà suddiviso in quattro ricerche integrate, che indagheranno: la rappresentazione giornalistica della violenza domestica e della violenza tra partner intimi e la risposta socio-politica a questa violenza (Unità di Sapienza); la rappresentazione giornalistica della violenza maschile contro le donne perpetrata in spazi pubblici e/o da sconosciuti e la risposta socio-politica a questa violenza (Unità di Tuscia); la rappresentazione giornalistica della violenza contro le persone LGBTQIA+ e le associazioni e la risposta socio-politica a questa violenza (Unità di Messina); il modo in cui le istituzioni, i professionisti istituzionali e gli avvocati sono rappresentati negli articoli dei giornali riguardanti la GBV e come tali soggetti si rappresentano e rappresentano la loro azione (Unità di Chieti).

L'Unità di Messina contribuirà a: creare un database di articoli di giornale riguardanti la discriminazione e la violenza contro le persone e i gruppi LGBTQIA+, pubblicati in Italia (nel 2021 e 2022) dai principali organi di informazione a livello locale e nazionale; mappare le migliori pratiche d’intervento contro la violenza e la discriminazione delle persone LGBTQIA+ e le contro-narrazioni che esse propongono, raccogliendo dati qualitativi attraverso interviste con testimoni privilegiati.

Description of the project, aims and expected results

STEPSISTER aims at reversing socio-economic and cultural inequalities and promoting gender equality, thus supporting the realization of the global 2030 Agenda’s Sustainable Development Goal 5.

It aims at investigating the stereotypes and prejudices that permeate the social representation of GBV and that contribute to the secondary and tertiary victimization of the people who experienced GBV and end up with weakening judicial action. 

The project will be divided into four integrated research, investigating: the journalistic representation of domestic violence and intimate partner violence and the socio-political response to violence (Unit of Sapienza); the journalistic representation of male violence against women perpetrated in public spaces and/or by strangers and the socio-political response to this violence (Unit of Tuscia); the journalistic representation of violence against LGBTQIA+ people and associations and the socio-political response to this violence (Unit of Messina); the way in which institutions, institutional professionals and lawyers are represented in the newspapers’ articles dealing with GBV and the way in which those subjects represent themselves and their action (Unit of Chieti).

The Unit of Messina will contribute: to create a database of newspapers articles on GBV, by providing articles dealing with the discrimination and violence against LGBTQIA+ people and groups, published in Italy (in 2021 and 2022) by the main news outlet at local and national level; to map and identify the best practices of intervention against violence and discrimination of LGBTQIA+ people and the counter-narratives that they propose, collecting qualitative data through interviews with privileged witnesses.

Responsabile  RUGGERI Stefano

Dipartimento  GIURISPRUDENZA

Codice  P2022LKPC2_003 CUP J53D23018920001

Contributo MUR:  € 70.963,00  - Importo Totale:  € 70.963,00

Settore ERC        SH2

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Il progetto mira ad analizzare il contributo che la tecnologia può offrire per migliorare la giustizia penale. Verranno esaminate le tecnologie attualmente utilizzate per le udienze a distanza, con l’obiettivo di capirne i limiti e le prospettive. Secondariamente, saranno prese in considerazione non solo le più avanzate forme di videoconferenza, ma anche le tecniche che permettono di realizzare un’interazione tra il mondo reale e quello virtuale. Lo studio includerà modelli di realtà estesa, come la Realtà Aumentata (Augmented Reality, AR), la Virtualità Aumentata (Augmented Virtuality, AV) e la Realtà Pura Mista (Pure Mixed Reality, PMR). Inoltre, sarà esplorata la possibilità di svolgere attività d’udienza nel Metaverso, dove giudici, difensori, pubblici ministeri, testimoni, periti e giurati possano cooperare in un ambiente interamente digitale.

Lo studio sarà condotto con un approccio interdisciplinare. Difatti, la ‘despazializzazione’ del processo penale potrebbe avere conseguenze anche oltre il solo settore della giustizia: lo sviluppo di sempre più avanzate tecnologie comporta effetti significativi anche sul versante economico, industriale e ambientale. 

La ricerca mira ad esaminare la compatibilità di simili scenari con gli strumenti e le categorie del diritto, al fine di proporre possibili soluzioni per l’integrazione di differenti livelli di tecnologia nel processo penale e individuare quelli che, invece, devono esserne tenuti lontani. 

L'unità UNIME si occuperà dell’impatto delle udienze a distanza sul diritto degli imputati a confrontarsi con i testimoni e, in termini più generali, con i loro accusatori.

Responsabile  SANO' Giuliana

Dipartimento  SCIENZE COGNITIVE, PSICOLOGICHE, PEDAGOGICHE E STUDI CULTURALI

Codice  P20225JPYN_002 CUP J53D23016620001

Contributo MUR:  € 75.394,00  - Importo Totale:   € 75.394,00

Settore ERC        SH7

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Il progetto InMigrHealth - Investigating Migrant occupational Health - mira a sviluppare un quadro analitico multidisciplinare e multimetodo per studiare in modo esaustivo la salute occupazionale delle persone migranti. Combinando approcci sociologici, antropologici ed epidemiologici, il team di InMigrHealth condurrà una ricerca empirica quanti-qualitativa in due contesti locali, nel Nord e nel Sud dell'Italia. Il team esaminerà la salute dei migranti nelle aziende agricole e nelle strutture residenziali sanitarie, dove il lavoro è fisicamente e mentalmente impegnativo, pericoloso e scarsamente retribuito, e dove la forza lavoro è fortemente differenziata per genere. In particolare, il progetto prende in considerazione le determinanti sociali della salute, esaminando come i fattori individuali (genere, età, estrazione sociale) e le condizioni di lavoro e di vita incidano sulla salute dei migranti. Inoltre, il progetto si concentra sulle conseguenze sociali della malattia, esplorando le sue percezioni e rappresentazioni “oggettive” e “soggettive”, nonché le risorse e le strategie di coping dei migranti in caso di malattia. Infine, il progetto indaga se e come i territori locali riconoscono e supportano i bisogni di salute dei lavoratori migranti.

Il team di ricerca di InMigrHealth è composto da tre unità, con competenze disciplinari diverse: UniPd e UniMe realizzeranno una ricerca etnografica in due contesti selezionati come casi di studio, conducendo un'osservazione partecipante all'interno degli spazi di lavoro e di vita dei migranti e interviste biografiche. In parallelo e negli stessi contesti, UniTo somministrerà un questionario per condurre un'analisi anamnestica e di valutazione del rischio. Inoltre, UniTo condurrà un'analisi su un set di dati amministrativi (SLI e WHIP) relativi principalmente a disturbi muscoloscheletrici, mortalità e malattie cardiovascolari, considerando i lavoratori agricoli migranti e gli operatori socio-sanitari.

InMigrHealth mira a migliorare concretamente le condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, sensibilizzando i lavoratori migranti, le aziende e i territori e stimolando un passaggio generale dal concetto rigido di prevenzione degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali alla protezione e alla promozione complessiva della salute dei lavoratori.

Description of the project, aims and expected results

The project InMigrHealth – Investigating Migrant occupational Health – aims to develop a multidisciplinary and multimethod analytical framework to comprehensively study migrants’ occupational health. Bringing together sociological, anthropological and epidemiological approaches, the InMigrHealth team will conduct quanti-qualitative empirical research in two local contexts, in the North and South of Italy. The team will examine migrants’ health in workplaces, such as agricultural companies and healthcare residential facilities, where labour is physically and mentally demanding, dangerous and poorly paid and where the workforce is highly gendered. In particular, the project considers health social determinants, examining how individual factors (gender, age, social background), working and living conditions impact migrants’ health. In addition, the project focuses on the social consequences of illness, exploring its ‘objective’ and ‘subjective’ perceptions and representations, as well as migrants’ resources and coping strategies in cases of illness. Finally, the project investigates if and how local territories recognise and support migrant workers’ health needs. 

The InMigrHealth research team is composed of three units, with different disciplinary expertise: UniPd and UniMe will realise ethnographic research in two contexts selected as case studies, conducting participant observation within migrants’ working and living spaces and biographical interviews. In parallel and in the same contexts, UniTo will administer a questionnaire to conduct an anamnestic analysis and risk evaluations. Moreover, UniTo will conduct an analysis on administrative datasets (SLI and WHIP) on mainly musculoskeletal disorders, mortality and cardiovascular diseases, considering migrant farmworkers and social-health practitioners. 

InMigrHealth will aim to concretely improve health and safety conditions in the workplace, by raising awareness among migrant workers, companies and territories, and by stimulating a general shift from the strict concept of prevention of occupational injuries and work-related diseases to the overall protection and promotion of workers’ health.

Responsabile  SFRAVARA Felice

Dipartimento  INGEGNERIA

Codice  P2022C42A3_003  CUP J53D23017690001

Contributo MUR:  € 77.858,00 - Importo Totale:   € 77.858,00

Settore ERC        SH6

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Il progetto attuale SOUTH (Safeguard Of sUbmerged culTural Heritage) si propone di migliorare la comprensione dei meccanismi di deterioramento che colpiscono il patrimonio culturale sommerso e di sviluppare rimedi per mitigare tali effetti. Gli obiettivi principali del progetto includono: a) condurre un esame comparativo dei modelli di degrado osservati su diversi tipi di materiali lapidei presenti nei siti storici/archeologici sommersi; b) sviluppare un protocollo di monitoraggio automatizzato utilizzando nuove tecniche di acquisizione immagini, elaborazione e algoritmi di apprendimento automatico per ridurre il rumore nelle immagini subacquee; c) studiare la crescita microbica attraverso metodologie di raccolta dati in loco; d) esplorare formulazioni innovative per proteggere i materiali antichi dalla formazione di biofouling. Il progetto implementerà un processo di monitoraggio semi-automatizzato in situ, sfruttando l'analisi delle immagini subacquee basata su intelligenza artificiale, eliminando così la necessità di recuperare gli artefatti dalle loro posizioni sott'acqua a intervalli prestabiliti. Questa soluzione consentirà un esame prolungato dei fenomeni di degrado, facilitando il monitoraggio continuo della crescita biologica su lunghi periodi. Le attività pilota iniziali si svolgeranno in una vasca di test controllata per garantire l'accuratezza, seguite dall'implementazione in un sito reale nel sud Italia, scelto per riflettere le condizioni tipiche del Mediterraneo. Le soluzioni convalidate dal sistema SOUTH potranno essere successivamente applicate ad altri siti storici/archeologici del Mediterraneo che affrontano sfide di conservazione simili.

Description of the project, aims and expected results

The current SOUTH (Safeguard Of sUbmerged culTural Heritage) project endeavors to enhance comprehension of the deterioration mechanisms impacting underwater cultural heritage and to devise remedies for mitigating these effects, thereby safeguarding this vital component of human heritage submerged beneath the waters for posterity. The primary objectives of the project encompass: a) conducting a comparative examination of degradation patterns observed across various types of stone materials typically encountered in submerged historical/archaeological sites; b) pioneering an automated monitoring protocol employing novel techniques for image acquisition, processing, and machine learning algorithms to minimize noise in underwater imagery; c) investigating microbial growth through on-site data collection methodologies; d) exploring innovative formulations to shield ancient materials from biofouling, thereby curtailing colonization and decay processes over time. The project will deploy an in-situ semi-automated monitoring process leveraging AI-based underwater image analysis, thereby obviating the need to retrieve artifacts from their underwater positions at predetermined intervals. This solution enables prolonged examination of degradation phenomena, facilitating continuous monitoring of biological growth over extended periods. Initial pilot activities will occur in a controlled testing pool to ensure accuracy, followed by implementation at a real site in southern Italy chosen to reflect typical Mediterranean conditions. Solutions validated by the SOUTH system may subsequently be applied to other Mediterranean historical/archaeological sites facing similar conservation challenges. 

Responsabile   SILVA Liliana

Dipartimento   SCIENZE COGNITIVE, PSICOLOGICHE, PEDAGOGICHE E STUDI CULTURALI

Codice  P2022NELXP_002  CUP J53D23017010001

Contributo MUR:  € 120.483,00 - Importo Totale:   € 120.483,00

Settore ERC        SH3

Responsabile  TOCCO Francesco Paolo (PI)

Dipartimento  SCIENZE COGNITIVE, PSICOLOGICHE, PEDAGOGICHE E STUDI CULTURALI

Codice  P2022ZXJ42_001 CUP J53D23017850001

Contributo MUR: € 57.304,00 - Importo Totale:  € 57.304,00

Settore ERC        SH6

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

L'ipotesi di lavoro nasce da studi sulla zona costiera del Sud Italia, della Sicilia e della Sardegna. I porti minori, oggetto specifico di questa ricerca, nel tempo hanno prodotto reti commerciali tra mare e terraferma. A partire da tale consapevolezza, il gruppo di ricerca impiegherà approcci metodologici storici e geografici coordinati, supportati dalla tecnologia GIS, da indagini sul campo, da studi su un'ampia gamma di fonti, dalla raccolta e dall'elaborazione dei dati. Il progetto sarà articolato in due fasi, strutturate sulle seguenti attività: in primo luogo, catalogazione e mappatura della rete di porti marittimi e porti minori con l'obiettivo di individuare i siti di interesse; In secondo luogo, ricostruzione storica a partire dal Medioevo di questi siti e analisi del collegamento porto/attracco, degli insediamenti correlati e delle relazioni con le aree vicine; in terzo luogo, individuazione e comparazione di casi di studio. Infine, la sinergia tra le competenze e i risultati della ricerca consentirà di proporre diverse azioni volte alla promozione di patrimonio culturale, sostenibilità e protezione delle zone costiere e dei siti portuali attraverso lo sviluppo di contenuti di supporto e strumenti di lavoro derivati dalla ricerca storica e geografica sui porti minori. La proposta finale consisterà in operazioni integrate e collaborative di sviluppo locale per il benessere umano e lo sviluppo sostenibile, con una sinergia tra attori pubblici e privati, insieme ad attività di circolazione e comunicazione delle informazioni, mediante la realizzazione, tra l'altro, di un WebGIS.

Description of the project, aims and expected results

The work hypothesis arises from studies on the coastal area of Southern Italy, Sicily and Sardinia. Lesser ports, the object of this research, have produced, in time, connections between the sea and the mainland through trade. From this basis, the Project Team will employ coordinated historical and geographical methodological approaches which will be supported by GIS technology, field surveys, studies on a wide arrange of sources, data gathering and processing. The project will be divided in two phases, structured on the following activities: primatily, cataloguing and mapping the net of seaports and minor harbours with the aim to identify sites of interest; secondarily, starting from the Middle Ages, historical reconstruction of these sites and analysis of the port/docking connection, of related settlement and of relationships with nearby areas; thirdly, individuation and comparation of case studies. Finally, the synergy between competences and results of the research will allow to propose several actions aimed towards the promotion of cultural heritage, sustainability and protection of coastal areas and dock sites through the development of support contents and work tools derived from the historical and geographical research on lesser ports. The final proposal will be actualized in integrated and collaborative operations of local development for the human wellbeing and the sustainable development, with a synergy between public and private stakeholders, together with activities of circulation and communication of information, through the realization, among other things, of a WebGIS.

Responsabile  TOMASELLO Federico

Dipartimento  SCIENZE POLITICHE E GIURIDICHE

Codice  P2022N9YKE_005 CUP J53D23017760001

Contributo MUR: € 17.650,00  - Importo Totale: € 17.650,00

Settore ERC        SH6

Description of the project, aims and expected results

The project investigates the gender-related impasses and biases of the model of sociopolitical inclusion that lies at the heart of our contemporary work-centered society. The overall goal is to contribute to recasting such a model, its vocabulary and its main concepts, so as to reground the architecture of sociopolitical rights. In line with the PNRR’s strategic theme of human wellbeing, our inquiry is meant to contribute to a truly inclusive and democratic society.

The project is based upon an innovative, cross-disciplinary, methodological approach, which intertwines the archeology of cultural representations, history of concepts, political theory and comparative literature in order to develop a groundbreaking analysis of the female role and of gender dynamics within the discourses on “workism” and their categories. The project will therefore deploy a dynamic intersection between intellectual history, gender studies, social and political theory, literary studies.

We intend to investigate and reframe the gendered dimensions of such concepts as “work”, “worker”, “workism” and “professional duty” by looking at the way this constellation of ideas emerged toward the end of the 19th century. We will do so by means of a theoretically oriented analysis of sources which include both well-known texts and a variety of under-researched texts that are nonetheless key to getting a full and more articulated picture of the addressed phenomena.

Such analysis will build upon the theoretical assessment of the political implications of work as a ground for citizenship rights and welfare provisions, thus engaging with the contemporary debate in the field of political and social theory, and with specific attention to the feminist contributions. 

Responsabile  VICARIO Carmelo Mario

Dipartimento  SCIENZE COGNITIVE, PSICOLOGICHE, PEDAGOGICHE E STUDI CULTURALI

Codice  P2022AAR7E_002 CUP J53D23017190001

Contributo MUR: € 66.773,00 - Importo Totale:  € 66.773,00

Settore ERC        SH4

Descrizione del progetto, delle finalità e dei risultati attesi

Questo progetto di ricerca esplora come lo spazio prossemico e gli odori sociali influenzino la rappresentazione dell'“estraneo” attraverso una prospettiva psicologica evolutiva applicata al metaverso. Basato sulla letteratura recente che collega il pregiudizio alla prossemica e all'olfatto, il progetto si propone di indagare come la percezione chemosensoriale influenzi i bias impliciti ed espliciti legati a razza, orientamento sessuale e peso corporeo. Verranno condotti tre studi sperimentali: (1) testare i pregiudizi impliciti tramite il test di associazione
implicita (IAT) con la somministrazione di vari odori; (2) esaminare i pregiudizi espliciti in un ambiente di realtà virtuale (VR) in cui i partecipanti interagiranno con gruppi sociali stigmatizzati; e (3) misurare i correlati neurali di questi bias tramite registrazioni elettroencefalografiche (EEG) durante gli stessi scenari VR. Gli esperimenti coinvolgeranno 150 partecipanti sani, con una modulazione chemosensoriale attraverso l'uso di incenso, feromoni, sudore e un odore di controllo (vaselina). Questo studio mira a fornire nuove intuizioni sul ruolo della percezione chemosensoriale nella formazione e risposta ai pregiudizi,
concentrandosi sui segnali olfattivi e sul loro processamento inconscio nelle interazioni umane. Il progetto prevede inoltre lo sviluppo di un modello computazionale neurocognitivo che integrerà questi risultati per una comprensione evolutiva dell'odore sociale, dei pregiudizi e del comportamento prossemico. I risultati attesi potrebbero aprire nuove prospettive per comprendere i bias impliciti e i loro fondamenti fisiologici e psicologici.

Description of the project, aims and expected results

This research project explores how proxemic space and social odors influence the
representation of the 'outsider' through an evolutionary-metaverse psychology perspective.
Grounded in recent literature linking prejudice to both proxemics and olfaction, the project aims to investigate how chemosensory perception impacts implicit and explicit biases related to race, sexual orientation, and body weight. Three experimental studies will be conducted: (1) testing implicit prejudices through the Implicit Association Test (IAT) with the administration of various odors, (2) examining explicit prejudice in a virtual reality (VR) environment where participants interact with stigmatized social groups, and (3) measuring
neural correlates of these biases via electroencephalographic (EEG) recordings during the same VR scenarios. The experiments will involve 150 healthy participants, with chemosensory modulation through the use of frankincense, pheromones, sweat, and a control scent (Vaseline). This study aims to provide novel insights into the role of chemosensory perception in prejudice formation and response, with a focus on olfactory signals and their unconscious processing in human interactions. The project also anticipates the development of a neurocognitive computational model that will integrate these findings to form an
evolutionary understanding of social odor, prejudice, and proxemic behavior. The expected results could open new avenues for understanding implicit biases and their physiological and psychological underpinnings.

Responsabile  ZANOTELLI Francesco

Dipartimento  SCIENZE COGNITIVE, PSICOLOGICHE, PEDAGOGICHE E STUDI CULTURALI

Codice  P2022PTHXR_003 CUP J53D23017040001

Contributo MUR:  € 65.202,00 - Importo Totale:   € 65.202,00

Settore ERC        SH3