“Finto” processo costituzionale, studenti esaminano questione pendente sul genere “non binario”

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“Finto” processo costituzionale, studenti esaminano questione pendente sul genere “non binario”
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Anche quest’anno, trenta studenti del Dipartimento di Giurisprudenza hanno preso parte al “finto” processo costituzionale, organizzato, nell’ambito del corso di Diritto costituzionale tenuto dal prof. Antonio Saitta, con la collaborazione del dott. Antonino Amato. Nella simulazione, gli studenti, in veste di avvocati e giudici costituzionali, esaminano una questione realmente pendente davanti alla Corte costituzionale.

La questione di legittimità costituzionale sottoposta ai ragazzi riguarda il complesso tema della disforia di genere. In particolare, è in discussione il riconoscimento di un genere “non binario”, attualmente non previsto dalla legge. Il giudizio costituzionale “reale” è stato promosso dal Tribunale di Bolzano, innanzi al quale si è presentata una persona che non si riconosce nel genere femminile e neppure in quello maschile, bensì in un genere non binario.

Le scelte sul riconoscimento del c.d.  “terzo genere” implicano un delicato bilanciamento di valori costituzionali, tra cui il diritto di autodeterminazione della persona, il diritto alla propria identità di genere, il principio di eguaglianza e quello di certezza del diritto.

Al riguardo, l’Università di Messina si è già fatta carico del problema garantendo «alle studentesse e agli studenti in transizione di genere di poter vivere in un ambiente di studio sereno, attento alla tutela della privacy e della dignità dell’individuo, in cui i rapporti interpersonali siano improntati alla correttezza, al reciproco rispetto delle libertà e dell’inviolabilità della persona» tramite  l’attivazione di una carriera Alias che consiste nell’assegnazione di un’identità provvisoria, transitoria e non consolidabile. È una modifica della carriera reale e rappresenta l’anticipazione dei provvedimenti che si renderanno necessari al termine del procedimento di transizione di genere (https://www.unime.it/didattica/carriera-alias-unime).

Nella simulazione processuale i partecipanti sono stati divisi in tre gruppi di lavoro (“Corte costituzionale”, “Avvocatura dello Stato” e “Avvocatura del libero foro”) per analizzare la questione di legittimità costituzionale secondo diversi punti di vista: quello delle parti private del giudizio, quello dell’Avvocatura dello Stato (che “difende” la legge) e quello dei giudici costituzionali.

Dopo una fase preliminare di studio della questione, gli studenti si sono riuniti martedì 26 aprile 2024 nell’aula della Corte d’Assise di Messina, dove si è tenuta la prima udienza pubblica della simulazione.  I partecipanti sono stati accolti dai calorosi saluti di S.E. il Presidente della Corte d’Appello, cons. Luigi Lombardo, e dal Presidente della Corte d’Assise, dott. Massimiliano Micali. Dopo l’introduzione del Prof. Antonio Saitta, gli studenti che rappresentano le Avvocature hanno appassionatamente esposto alla “finta” Corte le loro argomentazioni e confutato il contenuto delle difese avversarie.

A conclusione della simulazione, venerdì 12 aprile 2024, alle ore 15.00, nell’Aula della Corte di Assise, la “Corte” prenderà la sua decisione e darà lettura delle motivazioni (e delle eventuali opinioni dissenzienti maturate in seno al Collegio). Seguirà un dibattito aperto a tutti gli intervenuti.

Nell’ambito dell’iniziativa è anche prevista, nei giorni 15 e 16 aprile, una visita a Roma presso la Camera dei Deputati, per assistere allo svolgimento dei lavori parlamentari, e presso la Corte costituzionale, per assistere a un’udienza in cui si discuteranno varie questioni di legittimità costituzionale.