Covid 19, una ricerca UniMe sulle Fake News pubblicata da rivista americana

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Lo studio condotto da un gruppo di ricerca, coordinato dai docenti  Melania Mento, Francesco Pira e Gabriella Campolo, e coadiuvato dalle psicologhe Clara Lombardo, Maria Catena Silvestri e Lucrezia Neri, ha analizzato circa 1000 soggetti nel corso della pandemia da COVID-19 sulle condotte di ricerca online di informazioni di salute, da parte della popolazione generale. 

Lo studio evidenzia le caratteristiche soggettive di paura e ansia da COVID-19, connesse ai temperamenti affettivi e ad un maggior uso generalizzato di Internet e ricerca online di informazione di salute. Questo comportamento è caratterizzato dalla condizione di cybercondria, con ansia di salute e ricerca online di informazioni in un periodo in cui Internet gioca un ruolo principale nella vita di tutti noi. 

Lo studio evidenzia che l’attenzione ai propri temperamenti affettivi, è importante per comprendere l’inclinazione alla paura del contagio da Covid e l'uso problematico di Internet. Il contributo evidenzia come la condizione di cybercondria presenti una disposizione all’ansia, alle preoccupazioni cognitive circa lo stato di salute e ricerca ripetitiva online di informazioni di malattia. Questa tendenza al rimuginio rende più vulnerabili alle trappole delle Fake news legate alle notizie di salute. L’analisi evidenzia un incremento di questo comportamento di ricerca di notizie di salute online, aumentato nella pandemia, associato a persone non vaccinate o in attesa di vaccinazione e con inclinazione a temperamenti affettivi collegati ad ansia e al rimuginio da preoccupazioni cognitive connesse al contagio da Covid.

L’importanza dello studio, risiede in una maggiore attenzione e riconoscimento di questi comportamenti, dove può essere importante una corretta prevenzione circa la facile ‘caduta’ in trappole informative, di soggetti che hanno inclinazione all’ansia e ad uno scarso controllo emotivo, che presentano maggiormente la necessità di filtrare le ‘buone notizie’ da quelle ‘cattive’, che invece non fanno altro che alimentare lo stato di ansia generale.

L’articolo intitolato “Who Believes in Fake News: A Study on the Relationship between Affective Temperament, Cyberchondria and Problematic Use of the Internet during the COVID-19 Pandemic” degli autori Carmela Mento, Maria Catena Silvestri, Clara lombardo, Lucrezia Giuseppina Neri, Maria Gabriella Campolo, Francesco Pira è accessibile nella rivista internazionale indicizzata OMB Neurobiology vol.7 Issue 1, 2023 nella sezione Special Issue: The Neuropsychology of Interpersonal Relationships in an Era of Pandemic and Cultural Integration.

OBM Neurobiology | Who Believes in Fake News: A Study on the Relationship between Affective Temperament, Cyberchondria and Problematic Use of the Internet during the COVID-19 Pandemic (lidsen.com)