In occasione della Giornata Meteorologica Mondiale (GMM 2025), l’Università degli Studi di Messina ha promosso un ciclo di eventi pubblici articolati congiuntamente tra il Museo del Mare di Milazzo, l’Istituto Leonardo da Vinci di Milazzo, l’Istituto Ettore Majorana di Milazzo e l’Istituto Verona Trento di Messina. L’evento ha coinvolto tre istituzioni scientifiche fortemente radicate sul territorio che cooperano in un comprensorio unico sotto il profilo scientifico e culturale: l’Università di Messina, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e la Stazione Zoologica Anton Dohrn e l’Impresa Italspazio s.r.l. che opera nel settore del telerilevamento satellitare; erano inoltre presenti rappresentanti del Dipartimento Regionale di Protezione Civile della Regione Siciliana.
La Giornata Meteorologica Mondiale, istituita per commemorare la fondazione dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) il 23 marzo 1950, rappresenta da sempre un momento privilegiato per riflettere sull’evoluzione delle scienze dell’atmosfera e sul loro impatto socio-economico. L’edizione 2025, intitolata “Closing the Early Warning Gap Together – Colmare insieme il divario dell’allerta precoce”, ha offerto un ricco programma di seminari, attività didattiche, tutorials ed esposizioni, incentrato sulla storia della meteorologia messinese e sull’importanza della previsione meteorologica mediante modelli fisico numerici (WRF e WRF-CHEM) ad alta risoluzione implementati da approcci High Performance-Computing. Nel corso delle quattro giornate si sono susseguiti interventi di elevato livello scientifico: sono intervenuti, tra gli altri, il prof. Salvatore Magazù, decano di Fisica dell’Università di Messina (Unime), la prof.ssa Maria Teresa Caccamo (Unime), il dr. Alessandro Gattuso (INGV), il dr. Agostino Semprebello (INGV), il dr. Antonino Torre (INGV), il dr. Davide Ciraolo della Stazione Zoologica Anton Dohrn. L’evento ha registrato un’amplissima partecipazione, coinvolgendo studenti, docenti, ricercatori, operatori di settore, associazioni e cittadini. Le attività didattiche hanno inteso promuovere una maggiore consapevolezza sull’importanza del monitoraggio meteo. Quattro giornate dense di contenuti, intense e partecipate, in cui la scienza e le istituzioni hanno dialogato con il territorio, rafforzando quel legame tra il passato, presente e futuro della meteorologia.