“Messina Europa, 1955-2025”: il programma delle iniziative del 20 e 21 gennaio, che culmineranno con l’inaugurazione dell’Anno Accademico

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“Messina Europa, 1955-2025”: è questo il filo conduttore di una serie di iniziative per celebrare il 70° Anniversario della “Conferenza di Messina”, che faranno da cornice all'inaugurazione dell’Anno Accademico, a cui presenzierà il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Un programma ricco, che si articolerà nelle giornate di lunedì 20 e martedì 21 gennaio (presso il plesso del Rettorato) e consentirà di ribadire la vocazione europeista e comunitaria dell'Ateneo peloritano e dell’intero territorio. Sarà ricordata, inoltre, la figura di Gaetano Martino, grande messinese e protagonista di quella Conferenza che rappresentò il motore propulsivo per il rilancio dell'integrazione europea.

La prima giornata di "Messina Europa" inizierà alle ore 9. I temi della sessione inaugurale saranno introdotti dal prof. Alessandro Morelli, Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e Giuridiche, mentre le relazioni di docenti ed esperti saranno coordinate del prof. Luigi Chiara. La sessione pomeridiana, a partire dalle ore 15, sarà introdotta e presieduta dal prof. Francesco Trimarchi, Direttore II classe (Scienze medico-biologiche) dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti.

"Le due giornate dedicate alla celebrazione del 70° Anniversario della 'Conferenza di Messina' - ha detto il prof. Alessandro Morelli - rappresenteranno un’occasione per riflettere e ricordare un evento fondamentale per l'Europa. In particolare, i lavori saranno inaugurati affrontando una sessione dal taglio specificamente storico che mira a definire un bilancio sull'incidenza che ha avuto la Conferenza nella prima, problematica fase di avvio del processo di integrazione europea. Autorevoli studiosi si soffermeranno anche sul ruolo dell'allora Ministro degli Esteri, prof. Gaetano Martino, il quale ebbe un peso rilevante sia nell'organizzazione dell'incontro, sia nel conseguimento dei risultati che posero le basi per la firma del Trattato di Roma del 1957. Si discuterà anche della dimensione etica e culturale che fu alla base dell'integrazione degli Stati europei, al punto che Martino propose l'istituzione di una Università europea al fine di rafforzare una coscienza unitaria. Recuperare una visione così lungimirante è molto importante in ottica presente e futura".

La seconda giornata, con inizio sempre alle ore 9, sarà introdotta dal prof. Alessio Lo Giudice, Direttore del Dipartimento di Giurisprudenza, e coordinata dal prof. Giacomo D'Amico. L'evento si concluderà con una tavola rotonda, a partire dalle ore 15, diretta dalla prof.ssa Lina Panella.

"Nel corso del secondo giorno - ha aggiunto il prof. Alessio Lo Giudice - affronteremo argomenti che hanno l'obiettivo di osservare quanto lo spirito della risoluzione di Messina, cioè della dichiarazione che riuscirono ad elaborare nella terza giornata della Conferenza i Ministri degli Esteri della CECA, sia assolutamente attuale ed importante da recuperare per innescare ulteriormente il processo di integrazione europea. Nella risoluzione di Messina viene enfatizzata la necessità di trovare metodi per integrare il mercato comune a livello europeo e tutto ciò, oggi, significa occuparsi di temi essenziali che coniugano la sensibilità economica alla garanzia dei servizi sociali per i cittadini. Non a caso, la prima sessione del 21 gennaio riguarderà giuridicamente i beni pubblici europei, vale a dire l'insieme dei beni essenziali che riguardano la qualità della vita del popolo europeo. Tra questi figurano, ad esempio, l'ambiente e la salute uniti alla necessità di una cooperazione finanziaria per garantire benessere sociale. Successivamente, il focus degli studiosi si sposterà sullo spazio pubblico europeo, ovvero, un altro tratto distintivo della Conferenza di Messina che è essenziale riprendere per sentirci sempre più una comunità coesa".