L' Aula Cannizzaro ha ospitato la presentazione del volume “L’autodifesa delle donne. Pratiche, diritto, immaginari nella storia”. Dopo i saluti della Rettrice, prof.ssa Giovanna Spatari - la quale ha ricordato la docente Maria Antonella Cocchiara ed il forte impegno profuso dall'Ateneo a favore della parità di genere sin dal 2002 (con la creazione del primo Comitato per le Pari Opportunità) - e della Presidentessa del CUG, prof.ssa Vittoria Calabrò, l’evento è stato introdotto e moderato dal prof. Luigi Chiara, Ordinario di Storia Contemporanea dell’Università di Messina, il quale ha dialogato con la prof.ssa Ida Fazio, Ordinaria di Storia moderna dell’Università di Palermo, con la prof.ssa Simona Feci, Curatrice del volume insieme a Laura Schettini e Associata di Storia del diritto medievale e moderno dell’Università di Napoli “L’Orientale” e con la prof.ssa Francesca Frisone, Assegnista di ricerca di Storia Contemporanea dell’Università di Messina e co-autrice del volume.
Il libro, edito da Viella, mette al centro della storia le donne e la loro forza di fronte alla violenza maschile. Le ju-jitsuffragettes di inizio Novecento, la nascita e la diffusione dell’autodifesa femminista – il Wendo – negli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso, gli spari di Niki de Saint Phalle contro il padre abusante e il patriarcato, le giovani che fuggono dalle costrizioni familiari durante la Repubblica Cisalpina e quelle che fanno rete in tempo di guerra sono alcuni dei fili di un racconto corale su come le donne hanno immaginato, costruito, fatto autodifesa per sé e con altre nel corso del tempo.
Il volume interroga anche il Diritto, per capire come l’opinione pubblica e i tribunali hanno guardato alla “legittima difesa” delle donne, alle donne che sparano, che uccidono i loro aggressori, che assumono l’iniziativa per contrastare e sfuggire alla violenza. Il libro si pone come strumento per allargare lo spazio della riflessione sulle disuguaglianze attuali e immaginare risposte alla violenza di genere.
La presentazione è stata patrocinata dall’Università di Messina, dal CUG di Ateneo e dalla Società Italiana delle Storiche.