Studio UniMe pubblicato sulla rivista internazionale "Energy & Environmental Science"

Image
ees
Paragrafo

Sulla rivista internazionale "Energy & Environmental Science" (Impact factor: 39.714) della Royal Society of Chemistry è stato pubblicato un articolo sui risultati ottenuti nell’ambito del Progetto di Ricerca Europeo A-LEAF (An Artificial Leaf: a photo-electro-catalytic cell from earth-abundant materials for sustainable solar production of CO2-based chemicals and fuels). 
 

Lo studio, coordinato dal prof. Claudio Ampelli (ChiBioFarAm), insieme ai proff. UniMe Siglinda Perathoner e Gabriele Centi e in collaborazione con alcuni tra i più prestigiosi centri di ricerca in Europa (ICIQ Tarragona in Spagna, ETH Zurigo in Svizzera, Jülich in Germania), ha permesso di sviluppare una foglia artificiale ad alta efficienza per la produzione di idrogeno verde e acido formico, quest’ultimo ritenuto, oggi, un importante vettore energetico.

Una foglia artificiale è un dispositivo foto-elettro-catalitico che, mimando il comportamento delle piante, è in grado di convertire l’anidride carbonica (CO2) e l’acqua sfruttando esclusivamente la luce del sole. Le prestazioni della foglia artificiale sviluppata a Messina sono tra le migliori al mondo; è stata infatti ottenuta una conversione dell’energia solare in prodotti chimici maggiore del 10% senza che il dispositivo utilizzi materiali definiti critici, quali i metalli nobili, ma esclusivamente materiali abbondanti sulla crosta terrestre, e senza l’ausilio di donatori sacrificali o potenziali aggiuntivi come invece accade in analoghi sistemi di conversione dell’energia solare. 

Inoltre, la tecnologia sviluppata nei laboratori dell’Ateneo peloritano mostra per la prima volta un concetto nuovo, cioè quello di produrre idrogeno verde contemporaneamente ad un composto chimico liquido, come l’acido formico, che può essere facilmente immagazzinato durante le ore diurne e riconvertito all’occorrenza in idrogeno in assenza di illuminazione durante le ore notturne, permettendo quindi una produzione continua (24 ore su 24) di idrogeno pulito con riciclo della CO2 prodotta. Una volta implementata la tecnica a livello industriale, la quantità di idrogeno prodotta sarà tale da poter essere utilizzata in maniera delocalizzata per scopi energetici domestici. 

Al lavoro hanno partecipato anche due giovani ricercatori UniMe: il post-doc Daniele Giusi e il dottorando Matteo Miceli.

Abstract