DOTTORATO NAZIONALE IN SVILUPPO SOSTENIBILE E CAMBIAMENTO CLIMATICO (SSCC) - IUSS Pavia - ciclo 38°
L’Università di Messina co-finanzia sei borse nell’ambito del Corso di Dottorato Nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico - 38° ciclo - A.A. 202/2023, mediante il trasferimento di 6 borse DM 351/22, di cui 3 PNRR e 3 Pubblica Amministrazione, finanziate dal MUR all'Ateneo, ed integrando la copertura delle borse con fondi di ateneo.
3 anni di studi, 6 curricula, 105 borse finanziate, 30 Università italiane pubbliche e private aderenti al progetto, sotto il coordinamento della Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia:
Politecnico di Bari, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università degli Studi di Brescia, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridonale, Università degli Studi di Ferrara, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Genova, Università degli Studi dell'Insubria, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Messina, Università Cattolica di Milano, Politecnico di Milano, Università Statale di Milano, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Pavia, Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Università di Pisa, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Università degli Studi di Sassari di Sassari, Università degli Studi di Siena, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Trento, Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.
Il Corso di dottorato nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico istituito dalla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, in convenzione con i 30 Ateni italiani coinvolti, ha una durata di tre anni e vuole preparare le generazioni future a ridisegnare una società resiliente, in grado di affrontare e gestire al meglio il problema del cambiamento climatico, e a ripensare i processi di sviluppo sostenibile, non più esclusivamente misurati in termini di mera crescita economica. Centrale al percorso dottorale è lo studio della complessità determinata dalle interrelazioni tra progresso tecnologico, disponibilità di risorse naturali, migrazioni, diritti, benessere e qualità della vita della generazione presente e di quelle future, cambiamento climatico, specificità territoriali, accessibilità all’acqua e al cibo.
Grazie al cofinanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e dei 30 Atenei coinvolti sono state bandite 105 borse di studio suddivise in 6 curricula: Earth System and Environment, Socio-economic Risk and Impacts, Technology and Territory, Theories, Institution and Cultures, Agriculture and Forestry, Health and Ecosystem. Dall’ecologia alla tecnologia, dall’economia all’ingegneria, dalla matematica alla filosofia, dalla medicina all’agricoltura i dottorandi avranno la possibilità di affrontare i problemi legati alla realizzazione al perseguimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs - Sustainable Development Goals) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite con strumenti, strategie e politiche di lungo periodo, preparandosi non solo a cambiare il proprio stile di vita, ma anche a essere promotori della costruzione di un futuro "green".
La Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, capofila del progetto e sede amministrativa del Dottorato Nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico (PhD in Sustainable Development and Climate change, PhD-SDC), insieme al Center for Climate Change studies and Sustainable Actions (3CSA) della Federazione delle Scuole Universitarie Superiori (IUSS Pavia, Sant’Anna di Pisa e Normale di Pisa), con il sostegno della Rete delle Università per lo sviluppo sostenibile (RUS), e dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASVIS), e in convenzione con 30 Atenei italiani aderenti al progetto, si pone l'obiettivo di orientare l’attività di ricerca verso le grandi sfide che l’umanità deve affrontare per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici e garantire lo sviluppo sostenibile.
Sono previste partnership con diversi enti pubblici e imprese private.
Fondazione Enel è il primo “knowledge partner del progetto.
I candidati vincitori di una borsa saranno iscritti alla Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, sede amministrativa, e lavoreranno in una delle Università aderenti al progetto: Politecnico di Bari, Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Università degli Studi di Brescia, Università Ca’ Foscari di Venezia, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridonale, Università degli Studi di Ferrara, Università degli Studi di Firenze, Università degli Studi di Genova, Università degli Studi dell'Insubria, Università degli Studi dell’Aquila, Università degli Studi di Messina, Università Cattolica di Milano, Politecnico di Milano, Università Statale di Milano, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, Università degli Studi di Padova, Università degli Studi di Pavia, Scuola Universitaria Superiore IUSS di Pavia, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Università di Pisa, Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, Università degli Studi di Sassari di Sassari, Università degli Studi di Siena, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Trento,Università degli Studi di Trieste, Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.
Le lezioni saranno in inglese e i corsi saranno tenuti dai professori delle trenta università.
DOTTORATO NAZIONALE IN INTELLIGENZA ARTIFICIALE 38° CICLO
L’Università di Messina co-finanzia una borsa nell’ambito del Corso di Dottorato Nazionale in Intelligenza Artificiale - 38° ciclo - A.A. 202/2023, mediante il trasferimento di 1 borsa DM 351/22 Pubblica Amministrazione, finanziata dal MUR all'Ateneo, ed integrando la copertura della borsa con fondi di ateneo.
Il Dottorato Nazionale in Intelligenza Artificiale è articolato in 5 dottorati federati fra loro che raggruppano 61 università ed enti di ricerca. I 5 dottorati hanno una base comune rivolta ai fondamenti e allo sviluppo dell’IA, e ciascuno ha un’area di specializzazione in un settore strategico di sviluppo e applicazione dell’IA. Ciascun dottorato è organizzato da una università capofila, in collaborazione col CNR:
- Salute e scienze della vita, Università Campus Bio-Medico di Roma
- Agricoltura (agrifood) e ambiente, Università degli Studi di Napoli Federico II
- Sicurezza e cybersecurity, Sapienza Università di Roma
- Industria 4.0, Politecnico di Torino
- Società, Università di Pisa
Il dottorato ha una “componente orizzontale” comune tra tutti e cinque i dottorati federati, che fornisce la formazione condivisa sugli aspetti fondazionali dell’AI. Verranno erogati corsi fondamentali su tematiche consolidate usufruibili dalla totalità dei dottorandi, quali ad esempio:
- Agent-based and Multi-agent Systems
- Computational Intelligence
- Constraints and Satisfiability
- Human Aspects in AI
- Knowledge Representation and Reasoning
- Machine Learning
- Natural Language Processing
- Planning
- AI in Robotics
- Semantic Technologies
- Vision
sia corsi su tematiche emergenti connesse al tema della Trustworthy AI che caratterizza la strategia EU per l’AI, quali, ad esempio, corsi su metodi per Explainable AI, Ethics and Law of AI, Safety and Robustness, Fairness, Equity, and Justice of AI systems, Distributed AI, Sustainable AI (nel duplice significato di tecnologie AI sostenibili e di sistemi AI che aiutano a raggiungere i Sustainable Development Goals dell’Agenda 2030 dell’ONU), Social acceptability and adoption of AI.
Grazie all’articolazione coordinata orizzontale/verticale, il dottorato nazionale in AI formerà ricercatori, innovatori e professionisti, sia con specializzazioni nelle tematiche di punta dell’Intelligenza Artificiale che in importanti settori applicativi, ma che assicurano una visione integrata e “complessa” dell’ecosistema delle tecnologie e delle soluzioni AI, in grado di affrontare i problemi con un approccio sistemico e multi-disciplinare.
I dottorandi in AI parteciperanno a esperienze e attività formative comuni, sia di base che specialistiche, offerte dai cinque dottorati federati nel PhD-AI.it. A questo fine, i piani di studio dei dottorati dovranno prevedere un obbligo di svolgimento di tali attività, anche fuori sede. I dottorati offriranno ai propri dottorandi la copertura per le spese di partecipazione a tali attività.
Gli obiettivi del dottorato nazionale in AI:
- Costruire una comunità di giovani ricercatori AI in formazione distribuiti a livello territoriale e disciplinare, in grado di dare impulso alla ricerca e all’innovazione industriale e sociale nel Paese;
- Favorire lo scambio di esperienze e di competenze multi-disciplinari tra i nodi della rete attraverso la mobilità didattica e di ricerca dei dottorandi;
Integrare e rafforzare la rete italiana di centri di ricerca in AI, anche in rapporto alle iniziative europee del programma ICT-48-H2020 Towards a vibrant European network of AI excellence centres, a cui partecipano vari centri italiani promotori del PhD-AI.it: Humane-AI, TAILOR, AI4MEDIA, ELISE, AI4EU.
DOTTORATO NAZIONALE IN PROCESSI E TECNOLOGIE FOTOINDOTTE 38° CICLO
L’Università di Messina co-finanzia una borsa nell’ambito del Corso di Dottorato Nazionale in Processi e Tecnologie Fotoindotte - 38° ciclo - A.A. 202/2023, mediante il trasferimento di 3 borse DM 351/22 PNRR, finanziate dal MUR all'Ateneo, ed integrando la copertura delle borse con fondi di ateneo.
Il Dottorato di Interesse Nazionale in “Processi e Tecnologie Fotoindotti” è finalizzato alla preparazione multidisciplinare post-universitaria nel campo dei meccanismi dei processi indotti dalla radiazione luminosa e del loro sfruttamento in ambito tecnologico.
La luce è protagonista di molte sfide della scienza moderna, dalle esigenze energetiche, ai problemi ambientali, alla medicina personalizzata. Per questa ragione, la ricerca su processi fotoindotti si inserisce a pieno titolo all’interno delle linee guida di sviluppo e degli obiettivi supportati dalla comunità europea attraverso il PNRR e Next Generation EU.
La formazione dei dottorandi del corso sia in ambito teorico che pratico è organizzata nei 3 anni di corso per un totale di 180 CFU ed include 21 CFU di corsi e/o scuole di rilevanza internazionale organizzate dalle associazioni di riferimento (Gruppo Italiano di Fotochimica, European Photochemical Association, Società Italiana di FotoBiologia, European Society for Photobiology), 4 CFU di seminari e inoltre soggiorni di ricerca in laboratori di atenei associati al dottorato ed in laboratori di centri di ricerca o atenei esteri.
Il Corso Dottorale ha l'obiettivo di formare una nuova classe di professionisti e ricercatori che, formasti con un approccio multidisciplinare siano in grado di affrontare tematiche generali riguardanti l'interazione tra radiazione luminosa e materiali (naturali e di sintesi) per massimizzarne l’utilizzo in diversi ambiti e promuovere uno sviluppo resiliente dal punto di vista tecnologico e culturale della nostra società.
L’Università di Messina co-finanzia una borsa nell’ambito del Corso di Dottorato Nazionale in Scientific, Technological and social methods enabling Circular Economy - 38° ciclo - A.A. 202/2023, mediante il trasferimento di 1 borsa DM 351/22 Pubblica Amministrazione, finanziata dal MUR all'Ateneo, ed integrando la copertura della borsa con fondi di ateneo.
Formare futuri professionisti in ambito di economia circolare con una visione multidisciplinare all’intera catena del valore, sviluppare competenze sulle tecniche per il reperimento delle materie prime secondarie attraverso nuovi processi e procedure di End of Waste, conoscere le nuove lavorazioni basso emissive, la trasformazione in prodotti più ecocompatibili, la distribuzione, la vendita e il consumo consapevole e il fine vita del prodotto stesso, inquadrato in un solido quadro normativo ed economico: queste sono le esigenze non solo del mercato attuale, ma anche del nostro Pianeta, che ci chiede una gestione sempre più responsabile delle risorse.
L’Università di Padova risponde a questa esigenza con il nuovo dottorato di ricerca in Scientific, Technological and Social Methods enabling Circular Economy, un corso multidisciplinare con l’obiettivo di fornire una risposta all’esigenza del panorama economico e sociale dell’Unione Europea di sviluppare rapidamente nuove competenze e abilità di natura tecnico-scientifica, socio-economica, gestionale e giuridica adatte a sostenere la transizione a modelli di economia circolare. Il corso intende formare nuove figure professionali con competenze e conoscenze intersettoriali e multidisciplinari di alto livello che possano guidare, supportare e formare sia le realtà produttive che le istituzioni nella transizione dal modello lineare al modello circolare. Il corso fa parte dei Dottorati Nazionali, una nuova forma di dottorato lanciata quest’anno dal Ministero dell’Università e della Ricerca che prevede l’aggregazione di diversi atenei su tematiche legate al PNRR.
L’iniziativa coinvolge 22 università partner e profila Padova come università di riferimento a livello nazionale per l’economia circolare, oltre al fatto di essere l’unico Dottorato Nazionale con sede a Padova. Il corso sarà sviluppato su 3 curricula:
Il primo curriculum, Circular Anthropogenic Environment and Society, è focalizzato su tematiche di natura economica, gestionale, statistica, psico-sociale, giuridico-normativa, ma contempla anche aspetti di pianificazione e gestione urbana e del territorio, incluse le risorse idriche, e delle attività correlate (es. turismo e utilizzo del suolo).
Il secondo curriculum, Technical Materials for Circularity, è di natura tecnico-scientifica ed ingegneristica e si focalizza, dal punto di vista tecnico, sulla chiusura del ciclo di vita di materiali e prodotti di origine antropogenica.
Il terzo curriculum, Circular Biomaterials and Biorefinery, ha come focus principale biomateriali, biomasse e il settore agro-alimentare. I contenuti e le tematiche specifici dei tre curricula vengono estesamente descritti nella successiva sezione “Curriculum dottorali afferenti al Corso di dottorato”.
Il corso ha una durata triennale; ai dottorandi sarà richiesto di trascorrere un periodo di studio all’estero, in Università o Centri di Ricerca.
Partecipano al dottorato i seguenti enti/atenei: Università degli Studi di Padova (sede amministrativa), Università degli Studi di Bari “A. Moro”, Università degli Studi della Basilicata, Università degli Studi di Bologna, Università degli Studi di Brescia, Università degli Studi di Cagliari, Università degli Studi di Camerino, Università degli Studi di Firenze, Università Politecnica delle Marche, Università degli Studi di Messina, Università degli Studi di Milano, Università degli Studi di Milano – Bicocca, Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, Università degli Studi di Palermo, Università degli Studi di Perugia, Università degli Studi del Piemonte Orientale “A. Avogadro”, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, Università degli Studi di Salerno, Scuola Superiore Sant'Anna, Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Trento, Università degli Studi di Venezia “Ca’ Foscari”, Fondazione Edmund Mach.
DOTTORATO NAZIONALE IN THEORETICAL AND APPLIED NEUROSCIENCE - UNICAM 38° CICLO
L’Università di Messina co-finanzia 3 borse nell’ambito del Corso di Dottorato Nazionale in Theoretical and Applied Neuroscience - 38° ciclo - A.A. 202/2023, mediante il trasferimento di 3 borse DM 351/22 PNRR, finanziate dal MUR all'Ateneo, ed integrando la copertura delle borse con fondi di ateneo.
Le neuroscienze, per il loro carattere intrinsecamente interdisciplinare e intersettoriale, possono raggiungere risultati eccellenti solo se le migliori risorse scientifiche e culturali presenti negli atenei e centri di ricerca del nostro Paese in maniera diffusa sono messe in rete. Solo attraverso questa stretta collaborazione sarà possibile formare nuove generazioni di ricercatori che possano contribuire all'avanzamento del nostro Paese e siano competitivi a livello internazionale. La costituzione di un Dottorato Nazionale in Neuroscience rappresenta una tappa essenziale nel processo di innovazione della formazione postlaurea.
I dottorandi si troveranno inseriti in ambienti scientificamente stimolanti dove, oltre alla didattica curriculare e alla ricerca dei laboratori di riferimento, potranno partecipare a journal club e a seminari e conferenze di relatori esterni. Saranno approfonditi aspetti relativi a:
- l'approfondimento della letteratura di riferimento;
- disegno sperimentale;
- tecniche necessarie alla conduzione degli esperimenti;
- metodi di analisi statistica dei dati raccolti;
- stesura di articoli scientifici in tutte le sue parti.
Poiché la platea dei potenziali dottorandi è internazionale, la lingua in cui si svolgono le attività curriculari deve essere l'inglese.
Tra gli obiettivi fondamentali:
- promuovere una forte interdisciplinarietà tra i vari ambiti delle Neuroscienze;
- promuovere le collaborazioni nazionali ed internazionali volte ad acquisire capacità di lavoro in ambiti diversi tra loro;
- costruire una rete nazionale fra Atenei ed Enti di ricerca che operano nei vari ambiti delle neuroscienze con l'obiettivo di creare le sinergie necessarie al suo studio;
- promuovere la collaborazione in gruppi di ricerca, fino ad acquisire la capacità di coordinare progetti complessi e competitivi;
- stimolare ricerca innovativa basata su metodologie avanzate e nuove tecnologie.
La mission del curriculum in Neuroscienze Cognitive ha come finalità la formazione teorica e metodologica in ambiti di ricerca prevalentemente cognitivi quali la percezione, il linguaggio, la memoria, l'attenzione, l'azione, il decision making e l'intelligenza. Il curriculum si estende allo studio dei deficit delle funzioni cognitive e può avere delle cadute traslazionali. Inoltre, per completezza, lo studio delle funzioni cognitive viene affrontato anche nell'interazione con costrutti non cognitivi quali, per esempio, emozioni, personalità e motivazione.
Questo curriculum è caratterizzato da un approccio fortemente interdisciplinare che, in quanto tale, si avvale di modelli e metodi derivati principalmente dalla psicologia sperimentale, dalla medicina, dalla linguistica ma anche dalle STEM.
La formazione erogata da questo curriculum oltre a una componente teorica ne offre una rilevante in ambito pratico. La ricerca nelle neuroscienze cognitive si realizza principalmente nell'ambito di laboratori dove vengono testati partecipanti umani utilizzando varie tecniche di indagine non invasive. Le attrezzature più comunemente utilizzate nella ricerca delle neuroscienze cognitive sono l'EEG, la TMS, la tDCS, l'eye tracker e la risonanza magnetica. Questo consente agli studenti che scelgono questo curriculum di essere esposti a un ampio spettro di argomenti e metodologie, molte delle quali possono essere utilizzate nella ricerca anche in altri ambiti.
L'offerta didattica comprende tre tipi di corsi:
- teorici, sui vari ambiti delle neuroscienze cognitive (percezione, linguaggio, etc e loro deficit),
- metodologico (statistica, coding, teoria );
- pratico relativo all'utilizzo di attrezzature.
Altre competenze quali la scrittura scientifica, elementi di etica della ricerca e open data science saranno condivisi con tutti i curricula.
Nelle ultime tre decadi, imponenti sviluppi tecnologici e concettuali hanno portato le neuroscienze dei sistemi complessi - ambito di studio già multidisciplinare nei suoi rapporti con la matematica, l'informatica, la fisica, la chimica - ad affrontare temi classicamente di pertinenza di discipline dalla consolidata appartenenza al campo delle scienze umane. Quella che in origine può essere sembrata una pura tendenza culturale ha dato origine a veri e propri ambiti di ricerca e didattica. Esempi di questo importante processo di sviluppo culturale è il campo della neuro-estetica inteso come analisi dei processi cerebrali coinvolti nella produzione e nella fruizione dell'esperienza creativa artistica e scientifica. Dalla comprensione dei processi fondamentali della plasticità e della memoria si è giunti alla neuro-pedagogia interessata allo sviluppo di programmi didattici ispirati dai processi cerebrali che conducono ai comportamenti dell'imparare. Lo studio della decisione, individuale e sociale, nell'ambito della moralità ha portato allo sviluppo di campi come la neuro-economia, e il neuro-diritto, ispirando esperienze applicative innovative che hanno cambiato le discipline di partenza (si pensi ad esempio alla neuroleadership e alla neuropolitica intese come studio dei processi neurali che determinano le caratteristiche di chi è al comando di una azienda come di un partito politico o di un gruppo religioso). L'aspirazione ad indagare in chiave cerebrale saperi ancora più vasti sta ispirando ambiti quali la neurofilosofia e la neuroetica così come la neuro-letteratura e la neuro-poesia. Nonostante la criticata ipersemplificazione del prefisso neuro con cui sono indicati, questi domini di ricerca promettono di estendere grandemente la comprensione della natura umana non tanto e non solo in relazione ai singoli individui ma alle caratteristiche inerentemente sociali di ciascuno di essi.
Il programma di questo curriculum è centrato sulla necessità di favorire il trasferimento verso la clinica di conoscenze neuroscientifiche acquisite in laboratorio, con un approccio traslazionale. Gli studenti di dottorato acquisiranno competenze specifiche per colmare il divario fra il design, l'esecuzione e l'interpretazione di esperimenti su modelli cellulari, animali o umani e le sfide della medicina sperimentale, in particolare nel campo della neuroriabilitazione e dello sviluppo dei farmaci.
Tutte le attività si baseranno sull'utilizzo di metodologie innovative di analisi dei dati, dalla elettrofisiologia al neuroimaging, dalla neuropsicologia a tecniche sperimentali per lo studio dei meccanismi cellulari e molecolari sottostanti a varie funzioni e disturbi del sistema nervoso centrale.
Temi strategici sono: neuroscienze precliniche (meccanismi genetici e molecolari delle patologie neuro-psichiatriche); neuroscienze cliniche (neurologia, psichiatria, neuroriabilitazione, sia dell'organismo adulto sia per disturbi del neurosviluppo); strumenti e metodi per l'analisi della connettività cerebrale normale e patologica; progettazione e sviluppo di hardware e software per la registrazione e la modulazione non invasiva di attività cerebrali; identificazione di biomarkers per malattie neuro-psichiatriche; studio del gut-brain-axis identificazione di nuovi target farmacologici per malattie neuro-psichiatriche; computational modeling; machine learning; optogenetica, chemiogenetica; progettazione di trials clinici; neuroscienze digitali, con focus su telemedicina, teleriabilitazione e sviluppo di applicazioni di serious games per la diagnosi e il training cognitivo; aspetti etici. Discipline di base come fisiologia, farmacologia, neurologia, epidemiologia, statistica, genetica, neuroinformatica saranno parte dell'insegnamento nel curriculum. Sono previste attività pratiche partecipazione a seminari, journal club, presentazione di report e di risultati di ricerche.
La neuroscienza computazionale mira a progettare e utilizzare metodi quantitativi in neurofisiologia e neurobiologia. Lo sviluppo di questi metodi ha permesso di aumentare significativamente la nostra comprensione del funzionamento del sistema nervoso e sta chiaramente diventando vitale per la comunità delle neuroscienze. Ampliare la formazione nell'applicazione dei metodi computazionali ai problemi delle neuroscienze è un'esigenza ampiamente riconosciuta.
Gli studenti reclutati in questo curriculum impareranno a sviluppare modelli matematici e simulazioni al computer per diversi obiettivi neuroscientifici. I modelli saranno utilizzati (1) per la scienza di base: per comprendere meglio lo sviluppo e le funzioni del sistema nervoso in diversi modelli animali e (2) per la scienza traslazionale: per sviluppare dispositivi medici indossabili e impiantabili ("neurotecnologie") per ripristinare e riparare i sistemi nervosi compromessi a causa di disturbi neurologici o lesioni traumatiche. Questo curriculum fornirà competenze orizzontali utilizzabili anche negli altri curricula della scuola di dottorato.
In particolare, i modelli saranno basati sulla biofisica, sull'apprendimento automatico, sull'elaborazione avanzata dei segnali e affronteranno il problema neuroscientifico a diversi livelli.
Gli studenti saranno inoltre esposti a tecniche empiriche in neuroscienze e neurofisiologia per rafforzare le proprie capacità e consentire loro di validare sperimentalmente i propri modelli.
DOTTORATO ASSOCIATO IN TRANSIZIONE ECOLOGICA - UNIPA 38° CICLO
L’Università di Messina co-finanzia 2 borse nell’ambito del Corso di Dottorato Associato in Transizione Ecologica - 38° ciclo - A.A. 202/2023, mediante il trasferimento di 2 borse DM 351/22 di cui una Pubblica Amministrazione ed 1 Transizioni digitali ed ambientali, finanziate dal MUR all'Ateneo, ed integrando la copertura delle borse con fondi di ateneo.
Il Centro di Sostenibilità e Transizione Ecologica mette a bando 8 posti (6 con borsa e 2 senza) su tematiche di ricerca inerenti ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals - SDG) fissati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, strategici per affrontare le sfide globali del cambiamento climatico, della perdita di biodiversità, dell’incremento demografico e del livello di povertà, di un adeguato accesso al cibo, all’istruzione e alle pari opportunità.
Il Dottorato in Transizione Ecologica offre, pertanto, un programma di formazione, strutturato anche attraverso la ricerca e lo sviluppo sperimentale, mirato ad accrescere ed attuare la cultura della sostenibilità ambientale, economica e sociale in modo interdisciplinare e trasversale, per puntare alla salvaguardia del pianeta e al benessere dei suoi abitanti. I Dottori di Ricerca saranno formati attraverso un approccio composito su aspetti trasversali legati ai principi teorici della sperimentazione e dell’analisi di problemi ambientali che saranno integrati con fondamenti e metodologie proprie di specifici settori strategici (es. ingegneria, economia, medicina, agricoltura, ecologia, matematica, diritto, pedagogia e scienze dell’educazione, progettazione urbanistica) e saranno, pertanto, addestrati a esaminare i problemi legati alla transizione ecologica dal punto di vista interdisciplinare, integrando orizzontalmente la sostenibilità e la transizione ecologica nello sviluppo, l'attuazione e nelle valutazioni delle soluzioni ai problemi ambientali.
DOTTORATO IN PSICOLOGIA - UNICZ 38° CICLO
L’Università di Messina co-finanzia 3 borse nell’ambito del Corso di Dottorato in Convenzione in Psicologia con l'Università di Catanzaro - 38° ciclo - A.A. 202/2023, mediante l'utilizzo di fondi di ateneo.
L’integrazione tra i più recenti sviluppi delle neuroscienze e la beaviour analysis rappresenta una sfida scientifica che si rivela sempre più valida per una più ampia e completa comprensione dei processi e per rendere più agevole ed efficace il compito degli psicologi che operano in ambito clinico ed educativo.
L'obiettivo del corso di dottorato in Psicologia è la formazione di giovani ricercatori in grado di realizzare progetti di ricerca in ambito psicologico, con particolare riferimento all'analisi e alla comprensione dei processi cognitivi e comportamentali e dei disturbi ad essi connessi.
In particolare si intende formare studiosi in grado di analizzare le relazioni sistemiche dei principali processi cognitivi ed emotivo-motivazionali con i processi biologici e sociali, monitorandone lo sviluppo lungo tutto l’arco di vita. Il corso si propone di fornire conoscenze e abilità utili alla sperimentazione di protocolli di intervento integrati, di natura bio-psico-sociale, sia preventivi che clinici, finalizzati alla prevenzione e al trattamento del disagio e delle patologie e al consolidamento del benessere psico-fisico e della qualità della vita.
Il Dottorato di Ricerca in “Psicologia” è al suo secondo anno di attivazione grazie alla collaborazione fra l’Università Magna Græcia di Catanzaro e l’Università di Messina.
Obiettivo prioritario del Corso è quello di fornire un’adeguata formazione post lauream nell’area Psicologica grazie all’integrazione delle competenze scientifiche in ambiti diversi della Psicologia presenti nei due Atenei. L’Università di Catanzaro è sede amministrativa del Corso, ma i dottorandi hanno la possibilità di svolgere le loro attività didattiche e di ricerca in entrambe le sedi universitarie. I due Atenei, infatti, sono dotati delle competenze didattiche e scientifiche necessarie negli ambiti di riferimento e sono quindi in grado di offrire opportunità di approfondimenti teorici e metodologici in ambiti diversi della ricerca psicologica e in ambiti ad essa affini e complementari, in ottica interdisciplinare, e di garantire quindi una formazione scientifica post lauream completa e di alta qualità. Parte delle attività didattiche previste si svolgono in modalità telematica per incentivare e favorire la collaborazione con docenti esterni ed esperti qualificati anche a livello internazionale.